Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

alle 001nmissioni di esperti scelti tra i tecnici della grande industria e della grande banca le più impegnative decisioni in ogni campo della sempre più vasta sfera di interventi del potere esecutivo. In questo quadro naturalmente non si perdono solo le sfumature, ma ancl1e i motivi più profondi della crisi francese, e della realtà politico-morale da' cui è nato il dramma che co11la Francia minaccia di coinvolgere l'Europa rinata dalle rovine della guerra. Il gollismo, come elemento della crisi della coscienza francese ab.bisogna di ben altrj interpreti; i problemi della Francia sono talmente complessi che no11 li si può riportare sotto il comune de11ominatore dell' offensiva1 del gra11de capitale: la stessa crisi delle istituzioni non riguarda, se non marginalmente la nuova tecnica di pressione degli interessi costituiti. Il feno1neno della penetrazione della oligarchia finanziaria negli organismi di controllo dello Stato non è u11fenomeno nuovo, e tanto meno è un fenon1eno esclusivamente francese: è un dato della 1Jresenza dei grtippi di pressione nella società democratica 1 moder11a, e come tale ben noto agli studiosi della storia recente degli Stati Uniti e dell'Inghilterra. Eppure, questi due paesi dell'Occidente cc capitalistico » conservano immutati e vitali gli istituti liberali. De Gaulle non si spiega identificando la sua azione politica con l'offensiva1 del grande capitalisn10, così come le contraddizioni della società francese non nascono tutte dal conflitto tra l' oligarchia finanziaria e gli interessi delle classi lavoratrici: è stato detto git1stamente che nella Francia operano più che le classi, le caste, gli interessi corporativi, i tecnocrati, i miti e i fantasmi del passato. L'in- . voluzione antidemocratica del gollismo nasce dalla sclerotizzazione delle strutture e degli istituti della Francia liberale; il partito comunista, 11ella Francia sclerotizzata· del secondo dopoguerra, è stato un partito più vecchio degli altri. De Gaulle ha vinto, finora, anche e soprattutto per le colpe dei comunisti. E se l'interpretazione cl1e si dà della· crisi francese da sinistra è quella che appare dal libro del Claude, fermo allo schema delle « duecento famiglie», è segno che la' lezione di questi an11i è servita a ben 1Joco. Oltre tutto resterebbe da spiegare 11erchè buona parte delle n1a·sse comuniste preferiscono De Gaulle; percl1è la sinistra e i sindacati attendono da quest'ultimo la soluzio11edel problem~l algerino, perchè, e questo discorso ci 1igL1ardapiù da vicino, il gollismo ha reso più difficili i problemi dell'integrazione politica dell'Europa. GIUSEPPE CIBANNA Dir. Resp.: F. Compagna - Segr. Red.: R. Cappa• Stampa: L'Arte Tipografica, S. Biagio dei librai, 39 Napoli Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III • Pubblicazione registrata pre!so il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 e-ennaio 1960 - Printed in Italy ; Tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica riservati. I manoscritti anche non pubblicati non si restituiscono. Bibliotecaginobianco

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