Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

, .,. po Rotscl1ild e primo ministro subito dopo il 18 n1aggio, a Debré, attuale capo del governo ed amministratore egli stesso di importanti società industriali e immobiliari nonchè imparentato con industriali dei trusts elettrici, telefonici e meccanici, a Guillaumat, a Delouvrier, a· Bokanowski, a Fontanet, a Baumgart11er, a tutti gli altri, legati a questa o a quella banca, a questa o a quel gruppo di interesse tra i tanti che costituiscono il capitale finanziario. Questa parte del volume del Claude è minuziosa, ricca di nomi e cli notizie; e l'elenco degli uomini del regime legati al grande capitale continua con la ra·ssegna delle commissioni le quali costituiscono la spina dorsale della Quinta Repubblica. Il libro, dicevamo, è costruito co11abilità: il carattere involutivo dal punto di vista della normalità democratica è messo in risalto co11abbondanti citazioni delle critiche aJ regime e alle sue istituzioni che si sono lette sulla stampa quotidiana e sulla migliore pubblicistica democratica, su « Le Monde » e sulla « Revue frar1caise de science politique », negli scritti di Raymo11d Aron e di Ma·urice Duverger. Tutti i critici democratici della Quinta Repubblica hanno infatti posto in rilievo la eccezionalità del regime e della nuova .costituzione fatta cc da De Gaulle per De Gaulle », tagliata su misura per il generale in modo da consentirgli di governare pratica·mente senza controlli, di avocare a sè, quando lo vuole, tutti i poteri, di abbassare e mortificare il ruolo del parlamento con la preponderanza accordata ali' esecutivo sul legislativo. Questa costituzione, nota il Claude, non è nata in un giorno, nella mente del ge11erale: è il frutto di u11trentennio di elaborazioni e di proposte fatte da uo1nini espressi dal grande ca1Jitale fra11cese: quest'ultimo è riuscito, dopo il 13 maggio, con De Gaulle a far a·ccettare i djsegni e i propositi covati a lungo e cl1e già ebbero un inizio di attuazione nel breve periodo di Vichy: i veri antecedenti della Quinta ReJ)ubblica, le idee direttrici della nuova costituzione fra11cese, vanno cercati 11elregime e nella costituzione che la Francia·, con la complicità di un altro generale, si dette durante l'occupazione tedesca. Allora, come oggi, affern1a il Clat1de, il grande· capitalismo ritenne superato ed ingombrante il regime parlamentare, e dei pa1titi, il quale consente un certo gioco agli interessi non asserviti al grande capitale; e, con la 111ortificazione del parlamento e dei partiti stimò più conveniente far a 1neno della mediazione dei politici ed assumere direttamente la gestione dellcr cosa pubblica: tramite, appunto, i funzionari dislocati nei ministeri e nelle com- .missioni, nei comitati speciali dove si prendono le decisioni in materia di politica economica e sociale, cl1e è quanto dire di politica interna ed estera. De Gaulle, scrive l'autore, a·l di sopra dei partiti) De Gaulle arbitro tra le classi è una invenzione della stam1Ja cl1e l'l1a sostenuto 11ella sua avventura. A smentire questa menzognera asserzione stanno la nuova costituzio11e (cl1e, misurata sull'uomo, in effetti realizza l'allontanamento dai centri di decisione, degli interessi della piccola borgl1esia e del ceto medio), il pa1tito gollista chiaramente dominato dai gruppi di interesse, · l'entourage del generale scelto in una sola classe, la pratica di affidare 239 Bibliotecaginobianco

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