gettamento dell'Europa orientale, la quale in tal modo perse in modo radicale ogni possibilità di azione propria. Per i paesi dell'Europa occidentale l'irrigidimento del co11trasto russo-americano determinò in modo chiaro la politica estera. Essi non potevano essere che dalla parte e sotto la protezione dell'America. Ma poichè questa offriva loro un aiuto economico, invitandoli ad elaborare loro stessi il modo di impiegarlo, si trovarono all'improvviso di fronte ad un problema di politica internazionale cl1e tornava nelle loro mani. E questo problema si poneva come problema europeo complessivo. La riapparizione di uno stato tedesco poneva d'altra parte soprattutto i Francesi di fronte alla necessità di pensare in termini europei al problema dei loro rapporti futuri con i vicini d'oltre-Reno ». Grazie a queste favorevoli occasioni « i federalisti europei, ignorati fino al giorno prima dalla politica ufficiale, diventarono capaci d'influenza»; Spinelli era tra i loro principali dirigenti. Ci siamo soffermati a lungo sulla nascita del federalismo come concreta· forza politica perchè - fallita una volta l'unificazione - le condizioni obiettive generali che lo produssero non sono certo migliorate, nonostante qualche apparenza occasionale, per i singoli stati dell'Occ'idente europeo; ma,semmai, si sono ulteriormente deteriorate con l'erompere sulla scena del mondo di un sempre crescente numero di stati afro-asiatici, che non possono certo guardare con piena simpatia i loro ex-padroni. Le istituzioni democratiche vanno decadendo nei nostri paesi, o al più sopravvivono senza slancio. E se vogliono prospettare il problema europeo in nudi termini di potenza, la situazione appare ancora più grave. Anzi è questa situazione stessa, in ultima analisi, a deteriorare la democrazia, in nome di un'estrema difesa dello Stato. Non è la prima volta che pensiamo che le avventure di tipo fascistico nascano in quest'Europa vera1nente dal bisogno di respiro, di cc spazio vitale », che prima o poi si fa sentire 11egli angusti nostri stati, e dalla tragica illusione di trovarvi rimedio proprio esasperando il nazionalismo : quasicchè, presi da crampi mentre corriamo, potessimo liberarcene correndo più forte. Distensione o recrudescenza della guerra fredda son decisioni che Russia ed America soltanto possono prendere, avendo riguardo - semmai - alle potenze afro-asiatiche, 11011a 11oi.Ci si consenta, a questo proposito, di riportare una delle più lucide pagine del libro, scritta nell'agosto del '59, quando appunto la guerra fredda sembrava dovesse finire con l'incontro tra Eisenhower e Krusciov: cc Il desiderio sovietico di un incontro a due rimonta ancora all'epoca di Stalin, ai primissimi anni del dopoguerra. Le.difficoltà provenivano dagli Stati Uniti, che, ancora inesperti della politica mondiale, prendevano sul serio i loro alleati occidentali. Una certa sensazione che si trattasse di false potenze l'avevano, ma era attutita da una prestigiosa parola: Europa. Se si volgevano verso il passato, Europa significava per gli Americani l'antica loro madrepatria, il centro della civiltà mondiale. Se gt1ardavano verso l'avvenire, Europa significava• la prospettiva di una possente federazione. Il presente non corrispondeva nè a quel passato, nè 233 Bibliotecaginobianco .
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