è truffa e delitto quando è dei piccoli, e gloria e storia quando è dei grossi: « Un addetto ai gabinetti, se i cessi che egli deve manten ere in buone condizioni igieniche arrivano al milione, si veste con le code, ha un palco all'opera, e l1a diritto al titolo di Eccellenza·. Anche i truffatori, se lavorano in grande stile, vengono trattati col mas simo rispetto, il che fa ancora pensare a Sant'Agostino, il quale depreca va tutto ciò che ha proporzioni eccessive, tanto che nell'opera La città di Dio racconta questo gustoso aneddoto: '' Fu veramente impeccabi le la risposta che quel pirata dette a·d Alessandro il Macedone, da cui era stato catturato; il re gli domandava come egli avesse il coraggio di infestare i mari a quel modo, ed egli replicò: - E tu come osi infestare il mondo intero? Io lo faccio con una piccola nave e passo per ladro; tu lo fai con una grande flotta e ti chiamano imperatore. - " ». Altrettanto piacevole, e quasi poetica per la sincerità d ell' appassionamento che l'anima, è la raffigura2ione che il Kohr fa della vita nei piccoli ambienti, contro la vastità uniforme delle cosi ddette civiltà di massa. cc Possiamo correre in lungo e in largo attraverso l'intera America settentrionale senza vedere altro che la stessa' Main S treet, affollata dallo stesso genere di persone, prese dagli stessi affari, in tente alla lettura delle stesse barzellette e degli stessi editoria•li... » (p. 263). E questa requisitoria contro la civiltà di massa diventa addirittura una filippica contro il moderno progresso tecnico: cc Esso ci ha dato la possibilità di recarci al lavoro con un veicolo personale, soltanto per farci ammattire alla ricerca di un posteggio » (p. 276). Qui possiamo anche simpatizzare (ma in problema dei posteggi risulterebbe forse risolto se i grandi stati in cui viviamo si scindessero in stati più pi ccoli?). Così, rapidamente, il Kohr cade in esagerazioni anche su questo terreno. A pp. 275-76, p. es., egli scrive assurdi paradossi sulla· progressiva sparizione delle domestiche negli Stati Uniti ( cc la scomparsa delle donne di servizio non dimostra un miglioramento della loro con dizione, cosa questa che è senza senso dal momento che questa profess ioqe sta morendo e che i morti, fino a prova contraria, non hanno t enore di vita di nessun genere [ .....] . Il progresso, invece di trasformare le donne di servizio in padrone di casa, ha trasformato le padrone di c asa in donne di servizio »). E a p. 281 egli lamenta che nel 1950 abbiano avuto luogo negli Stati Uniti cc 900.000.000 di casi di incidenti mortali >> : dove ci dev'essere almeno qualche sbaglio di stampa, perchè, a ltrimenti, chi sarebbe sopravvissuto in America? Nella pagina· seguente il Kohr se la piglia perfino con « le oziose orchestre che si dedicano alle incisioni rispetto ai discl1i che acquistiamo »; e a p. 290 osserva che « noi non viviamo in agglomerati macroeconomici, come dimostrava quel giova·- .notto il quale si lamentava esclamando: - Secondo i dati statistici, vi sono due donne e mezza per ogni uomo, eppure io non ne ho nessuna. - ». Ma lo stesso inconveniente statistico non potrebbe verif icarsi anche in un a·gglomerato microeconomico? Altrove dice che in America le unioni sindacali e le organizzazioni profession ali imprigio185 Bibliotecaginobianco
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