Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

investimento dal Nord al Sud del paese, e dalla Comunità europea alle regioni mediterranee della penisola, per la Francia si pongono problemi più o meno dello stesso tipo e l'esigenza di un'azione più energica' ai fini della creazione di nuovi poli di sviluppo nel cc deserto », ai fìni di una ripartizione geografica delle jndustrie più conforme all'interesse generale. Fra l'altro è necessario discutere ed esaminare assai più a fondo di quanto non sia stato1 fatto finora il problema dei provvedimenti limitativi nei confronti della concentrazione degli investimenti in determinate zone. In Inghilterra provvedimenti del genere sono stati a suo tempo presi: provvedimenti, cioè, cl1e si opponevano a quella che abbiamo indicato come la tendenza alla cc ripetizione » delle localizzazioni; e che pertanto vietavano che i nuovi investimenti industriali si localizzassero nella regione di Londra nel momento stesso in cui altri provvedimenti incoraggiavano tutte le iniziative disposte a localizzarsi 11elle regioni la cui situazione economica testimoniava di una allarmante perdita di velocità nei confronti dello sviluppo economico generale 12 • In Francia e soprattutto in Italia, per timore di violare i tabù del liberismo economico, si è sempre avuto un certo timore di fare decisamente ricorso a provvedimenti del genere (che pure furono a suo tempo suggeriti per l'Italia dai rapporti dell'E.C.E. di Ginevra e di cui pure si è avuto, come vedremo, un primo tentativo in Francia· 13 ), ritenendo peraltro che fosse sufficiente, a i fini di una migliore ripartizione geografica delle industrie, un sistema di incentivi diretto a provocare decentramenti dalle regioni congestionate e nuove localizzazioni nelle regioni da industrializzare: ma fino a cl1e punto si è così rinunziato ad agire i11 modo immediato e diretto sulla tendenza alla «ripetizione» delle localizzazioni e si è quindi limitata in partenza l'efficacia dei sistemi di incentivi predisposti? 12 Cfr. Alix Meynell, La politica inglese di localizzazione dell'industria (19341959), Roma, a cura della Svimez, Giu/rè, 1960; cfr. pure, in « Mondo economico >> del 25 giugno 1960, il resoconto di un convegno italio-francese sullo sviluppo economico regionale. Per quanto riguarda una critica dei provvedimenti di tipo inglese e della possibilità di una loro applicazione in Italia, cfr. Luigi Giusso: La poUtica di sviluppo regionale, in « Nord e Sud » del settembre 1960, n. 69. 13 Nel 1954 la Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite, nel1' ·Economie Survey of Europe, consigliava che per la politica di sviluppo regionale in Italia si adottassero, oltre a incentivi fiscali e creditizi, anche provvedimenti u di divieto » relativamente alla localizzazione di nuovi investimenti industriali nelle zone pil1 congestionate del Settentrione. 175 Bibliotecaginobianco

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