Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

• rebbe forse più agevole; il reclutamento stesso di tali maestranze risulterebbe magari meno incerto; e comunque il probl ema degli alloggi risulterebbe assai meno impegnativo. Se quindi non vi fossero altre ragioni ad impedirlo, dai distretti europei di piena occupazione ai distretti mediterran ei sottosviluppati e sovrapopolati dovrebbe scorrere, relativamente costa nte e voluminoso, nn flusso di investimenti che assicurerebbe l'industr ializzazione della Italia meridionale nel giro di non molti anni. Ma le cose non sono affatto cosi semplici. C'è infatti un secondo punto da chiarire : quali sono le ragioni che impediscono la formazione di questo flusso d'inves timenti, che sono d'ostacolo al decentran1ento delle industrie e dei loro ampliamenti dai distretti industrializzati ai distretti industrializzabili, che determinano la localizzazione di nuovi investimenti nei primi e i l ricorso alla emigrazione di manodopera dai secondi 1nalgrado il probl ema degli alloggi, della assimilazione, della qualificazione degli immigr ati? Si tratta evidentemente di ragioni assai consistenti, perché, se noi confrontiamo per gli anni cinquanta le migrazioni di manodopera dall' Italia meridionale e dagli altri paesi dell'Europa mediterranea verso i tr adizionali distretti dell'industrializzazione europea con gli investimenti de l capitale europeo nelle regioni di emigrazione, risulta evidente che il ricorso alla immigrazione è la soluzione che prevale di gran lunga rispetto all'alt ra, del decentramento industriale e degli investimenti localiz zati in prossimità delle riserve di manodopera disponibili. Potremmo dire che queste ragioni, per cui sembra ancora più conveniente in una maggioranza di casi ricorrere ag li spostamenti di manodopera, invece che a quelli del capitale da inv estire sono di un triplice ordine. Vi sono anzitutto, per taluni investimenti industriali, r agioni precise _ e determinanti - vicinanza di materie prime o di determinate fonti di energie, per esempio - per cui essi non possono esse re localizzati che nei tradizionali distretti della industrializzazione euro pea; ma si tratta di ragioni che in parte si sono ridotte di numero e in parte hanno perduto d'importanza; e che, comunque, grazie ai prog ressi tecnologici, alla scoperta di nuove materie prime, di nuove fon ti di energia, di nuovi procedimenti industriali, dovrebbero perdere progressivamente di peso specifico nelle decisioni relative alla localiz zazione _degli investime~ti (si tenga conto di quello che significa in questo senso, nel senso della localizzazione degli investimenti industria li in determinate 171 Bibliotecaginobianco

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