Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

• vamo, ai nuovi insediamenti demografici, cioè, e alle nuove localizzazioni industriali - si sono venuti formando e ampliando altri distretti industrializzati e urbanizzati, vecchi e nuovi; mentre fuori de lla Germania di grossi distretti industriali, zone superurbanizzate e da un punto di vista demografico congestionate, non c'è che la regione di Parigi e il triangolo padano, anche esso recentemente dilatatosi in un poligono irregolare, con vertici in Val d'Aosta, a Ravenna, a Mest re, a Livorno e in Val d'Arno. I due grandi problemi di cc aménagement du territoire » nella piccola Europa riguardano dunque rispettivamente la Francia e l'Italia e si riassumono l'uno nella denuncia tocquevilliana di Gravier contro il centralismo di Parigi 6 , l'altro nella diagnosi cl1e da varie parti si è data del cc miracolo italiano » che sarebbe minato dalla « questione meridionale » • C'è naturalmente molto schematismo, e molta approssima• zione, in questa enunciazione dei problemi di cc aménagement du territoire » che si pongono nella piccola Europa; ma, da quanto s i è detto, si possono dedurre, sia p11re ancora genericamente, quelle esigenze di migliore distribuzione delle popolazioni da un punto di vis ta territoriale che contribuiscono a caratterizzare e a definire le prosp ettive aperte dal MEC, non solo relativamente agli spostamenti, e alla conseguente occupazione, di manodopera dall'Europa meridionale, e i n particolare dal nostro Mezzogiorno, ma anche in rapporto all'espansion e economica dei Sei. Il priino punto da chiarire è questo : se si devono incoraggiare combinazioni produttive fra capitale europeo e manodope ra dell'Italia meridionale - e le si devono necessariamente incoraggiar e, perché in tutta Europa c'è piena occupazione e perché l'Italia mer idio11ale è la sola cospicua riserva di manodopera bianca oggi disponib ile nella Comunità - giova meglio localizzare tali combinazioni, nei d istretti industrializzabili dell'Italia meridionale o nei distretti industria lizzati della Europa nordoccidentale? Conviene più oggi ricorrere agli spostamenti di manodopera o fare emigrare il capitale e le dirigenze ve rso le regioni dove vi è eccedenza di manodopera? Poiché l'espansione economic a dell'Europa, che si spera riceverà maggiore impulso dalla progressiva attuazione del MEC, non dovrà essere causa di ulteriore di seguaglianza e di aggravati squilibri territoriali> ma dovrà essere avviata e diretta ai • 6 J. F. Gravier: Paris et le desert français, Parigi, Flammarion, seconda edizione 1958. 169 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==