Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

agricolo ha perduto, in questi anni, quella lentezza e gradualità che l'hanno sempre caratterizzata in passato. Di conseguenza il processo in atto tende - per così dire - ad andare rapidamente fino in fondo. Gli incrementi di produzione agricolta verificatisi si:r":load oggi rappresentano, ciòè, solo una parte, anche se cospicua, di qt1elli impliciti nel processo in atto. Con riferimento a'i paesi dell'Europa nord-occidentale, ciò significa che ci stiamo avvicinando rapidamente al momento in cui la produzione agricola sarà permanentemente e per ogni settore superiore alla corrispondente domanda. I consumi alimentari l1anno, infatti, già raggiunto in quei pa·esi livelli così elevati da far sì che la domanda risulti quasi rigida - cioè praticamente insensibile alle variazioni di reddito e di prezzi - non solo per quei prodotti (cereali, patate) che hanno dovunque questa caratteristica, ma anche per quelli (zucchero, prodotti lattiero-caseari, uova, carne, frutta), che altrove presentano ancora una elevata elasticità. Il fenomeno della sovrappr9duzione diventa, perciò, un dato permanente e fondamentale della situazione agricola di questi paesi e ribasso dei prezzi agricoli inevitabile 28 • È questa la ragione per la quale - come dicevamo più sopra - in conseguenza della cc rivoluzione )> verificatasi, le politiche agrarie in atto si vengono oggi a trovare in upa posizione radicalmente opposta a quella in cui si trovavano al momento in cui sono entrate in vigore. Allora esse han110, indubbiamente, rappresentato un fattore di acceleramento dello sviluppo agricolo e - alme110 in parte - uno strumento per consentire alle imprese agricole di adeguarsi alle nuove condizioni economiche. Oggi esse si trovano ad aver creato una situazione nella qua·le, da un lato, non possono frazionare e, dall'altro, costituiscono un notevole ostacolo al raggiungimento di più solidi equilibri. 28 Le conclusioni del sopracitato rapporto sono molto esplicite. Il livello dei consumi alimentari nei paesi dell'Europa nord-occidentale è ormai molto vicino a quello degli Stati Uniti e non può di molto crescere neppure se i redditi continuano a crescere e se i prezzi diminuissero. Qualche incremento si può ancora prevedere nei consumi della carne, delle uova, della frutta, non più del latte e nello stesso tempo si ridurranno ulteriormente: consumi dei cereali e delle patate. La produzione, viceversa, continuerà a crescere - se il livello dei prezzi resta qual' è - in ragione di almeno l'l,5-2,0% all'anno. Gli spostamenti dall'una all'altra produzione diverranno sempre più difficili. Il funzionamento dei sistemi di sostegno dei prezzi resta sempre più insostenibile. E i prezzi dovranno scendere. 162 Bibliotecaginobianco

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