delle forze di lavoro - un a11mento globale della produzione agricola del 15% e un aumento della produttività (produzione per unità di lavoro impiegata) di oltre il SO% 20 • Un tal resultato è stato ottenuto grazie all'i~piego combinato di un imponente numero di macchine, di più copiosi mezzi di fertilizzazione e di migliori riproduttori delle piante coltivate e dagli animali allevati 21 • Il termine « rivoluzione », a·doperato a qualificare questo insieme di mutamenti, è giustificato almeno per tre diversi ordini di ragioni: 1) per le profonde modifiche di struttura delle imprese agricole e della organizzazione dei mercati che li hanno accompagnati e che essi continuame11te determinano: 2) per il diverso modo in cui, di conseguenza, si pongono le prospettive di sviluppo dell'agricoltura nei paesi considerati; S) per la diversa posizione in cui le politiche agrarie in atto si sono venute a trovare nel quadro di queste diverse prospettive. Anche a rischio di riuscire b·oppo sommari, conviene considerare brevemente ciascuno di questi argomenti. Per quanto riguarda i mutamenti di struttura delle imprese agri~ole è facile comprendere come - in conseguenza del generale sviluppo economico e delle maggiori esigenze che la n11ova agricoltura impone agli imprenditori - moltissime aziende si vengono a trovare da un lato in situazioni sempre più insostenibili e siano destinate a scomparire 22 e 20 Nel rapporto sopra citato si calcola che la produzione per unità di lavoro impiegata nell'agricoltura - facendo uguale a 100 la media corrispondente del 1949-53 - sia stata per il 1954-58, nella Germania Occidentale pari a 145, in Danimarca a 137, nel Regno Unito a 136, in Olanda a 127, in Francia a 126 (e cosl pure in Irlanda e Norvegia), nel Belgio a 121, in Svezia a 120. 21 Rispetto all'anteguerra le rese unitarie dei cereali sono cresciute, per il complesso dei paesi dell'Europa nord-occidentale, del 30 %, le produzioni medie di latte per vacca del 23%. D'altra parte - sempre con riferimento a quel gruppo di paesi - il numero dei trattori impiegati in agricoltura, che era nell'anteguerra di 120 mila, è salito nel 1950 a 850 mila e nel 1958-59 a 2.520 mila (con un aumento, pertanto, di 21 volte). Quanto ai fertilizzanti, il loro consumo - già molto elevato in questi paesi - era aumentato rispetto all'anteguerra del 40% nel 1950 ed è risultato più che doppio (indice 211) nel 1958-59. Nella produzione agricola, perciò, il peso dei capitali tecnici è considerevolmente cresciuto. 22 La diminuzione del numero delle aziende, per eliminazione delle più piccole e delle più deboli, comincia ad essere chiaramente rivelata dalle statistiche dei paesi in questione. Una interessante serie di dati al riguardo sono riportati nel Rapporto sopra citato. Come esempi basti indicare la Svezia, ove tra il 1951 e il 1956 sono state eliininate 45 mila aziende (12 % del totale); la Germania Occidentale, ove tra 158 Bibliotecaginobianco
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