Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

tempo; 4) dalle nuove politiche agrarie di stabilizzazione dei prezzi, che, rassicurando gli agricoltori, li ha indotti agli investimenti necessari. La terza di queste ragioni merita particolare rilievo. Il ventennio • 1930-50 - durante il quale l'agricoltura europea aveva ristagnato nelle strette della depressione della guerra e dei suoi postumi - è stata in altri paesi e particolarmente negli Stati Uniti un periodo di profonda rivoluzione scientifica, tecnologica e organizzativa per l'agricoltura. Iniziata nel settore della meccanizzazione e in quello della genetica vegetale ed animale, questa rivoluzione si è estesa a tutti i campi, ha applicato dovunque i suoi principi di razionalizzazione ed è stata' accompagnata, quindi, da una profonda rivoluzione nei metodi stessi della organizzazione delle imprese agricole, dei mercati, delle industrie, dei servizi relativi all'agricoltura. Quando, perciò, per le ragioni sopra indicate gli agricoltori europei ripresero la marcia in avanti, si trovarono a poter disporre di un patrimonio ingente di conoscenze di esperienze, di ritrovati tecnici, di formule organizzative, bello e pronto per l'uso, purchè avessero avuto la forza di vincere l'inerzia della tradizione e della loro congenita disgregazione. La trasformazione tecnologica dell'agricoltura europea si è sviluppata, di conseguenza, con estrema velocità e in pochi anni ha raggiunto livelli produttivi e organizzativi sorprendenti ed inattesi 19 • Confrontando la media dei due quinquenni 1949-53 e 1954-58, con riferimento ai paesi dell'Europa- Nord-Occidentale si ha - .sulla stessa superficie coltivata e malgrado la indicata diminuzione di oltre il 20% 19 La migliore analisi di questa profonda, recente trasformazione dell'agricoltura europea si ha in uno studio ancora inedito presentato alla Conferenza Agricola Europea della FAO nel settembre 1960, che ci auguriamo di veder presto pubblicato (Economie Commission por Europe - Committee on Agricoltural Problems in cooperation with FAO « European Agriculture in 1965 »). In una delle prime pagine di questo rapporto è detto molto acutamente che « l'applicazione di mezzi di produzione più copiosi e più efficienti e il costante aumento delle conoscenze in possesso dei produttori hanno rappresentato la spinta decisiva al progresso, che· si è subito rr1anifestata nell'accrescimento delle produzioni agricole totali ed unitarie, quasi indipendentemente dagli stimoli provenienti dall'esterno. Quando· gli agricoltori si avvezzano all'impiego del nuovi metodi, essi divengono prontissimi ad adottarne di nuovi non appena l'industria li mette a loro disposizione. L'obbiettivo che gli agricoltori hanno di mira è naturalmente quello di migliorare i risultati della propria impresa, tuttavia come conseguenza generale di questo fondamentale mutamento della psicologia rurale si ha un processo comulativo, i cui effetti si ris~ntono fortemente sul generale livello della produzione e della produttività »• 157 Bibliotecaginobianco

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