Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

paragrafo, ossia all'esame della profonda trasformazione che l'agricoltura di tutti i paesi e in particolare di quelli industriali dell'Europa . . nord-occidentale ha subito dopo il 1950. L'imponente sviluppo industriale e il conseguente aumento del reddito 1 r l1anno creato anche per gli· agricoltori una situazione nuova. I redditi agricoli ogni giorno meno hanno retto il confronto con i cresciuti redditi industriali. Gli agricoltori sono stati, perciò, costretti - oltre che a cercar difesa nelle politiche agrarie sopra descritte - a scegliere tra due alternative: l'esodo rurale alla ricerca di nuove occupazioni o la riorganizzazione delle imprese alla ricerca di più elevati redditi agricoli. L'esodo rurale ha ripreso, infatti, in qt1esti anni proporzioni mai viste in passato. Non soltanto è ulteriormente diminuito dovunque il peso relativo della popolazione agricol~, ma la entità delle forze di lavoro impiegate in agricoltura è diminuita in termini assoluti sino a ridursi, nello spazio di pochi anni, a meno del 70% di quella che, era della guerra 18 ., La riorganizzazione delle imprese - alla ricerca di maggiori produzioni a costi minori - è stata, a sua volta, accelerata: 1) dallo stesso esodo rurale, che ha obbligato a sostituire gli assenti; 2) dalla espansione dei mercati per alcuni prodotti agricoli, in conseguenza del generale aumento dei redditi; 3) dalla possibilità di 11tilizzare un patrimonio, non ancora sfruttato, di innovazioni tecnologiche ·accumulatesi col 11 Come è noto, fatta uguale a 100 la produzione industriale del 1950 essa era nel 1959 pari a 220 nei paesi del MEC e a 150 nei paesi dell'EPTA. Quanto al reddito nazionale, fatto uguale a 100 quello del 1950 esso era nel 1959 rispettivamente pari a 155 nel primo gruppo di paesi e a 125 nel secondo (vedi al riguardo « Ece Statistica! Indicators of Short-term Economie Changes in ECE countries (monthly) n e la « Economie Survey of Europe 1959 ». 1a Secondo lo studio inedito citato in una nota successiva, nei dieci paesi del- , l'Europa Nord-Occidentale (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania Occidentale, Irlanda, Olanda, Norvegia, Svezia e Regno Unito, le forze di lavoro in agricoltura erano nel 1959 scese di oltre il 30% rispetto all'anteguerra e del 22 o/o rispetto al 1950. Le maggiori diminuzioni rispetto al 1950 si sono avute nella Germania Occidentale (28% ), in Svezia (26%) e nel Regno Unito (23% ). Esse hanno riguardato anzitutto i salariati e altri dipendenti agricoli (tra i quali molti dei familiari degli agricoltori imprenditori), ma anche un considerevole numero di piccoli imprenditori. Il calcolo potrebbe essere anche più impressionante se potesse includere tutti gli agricoltori passati a posizioni miste di agricoli ed extra-agricoli, cioè a posizione - come si dice - di « part-time farmers ». 156 Bibliotecaginobianco

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