Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

Limitandoci per ora a considerare in qual modo sia stato perseguito questo secondo fondamentale obiettivo, basterà dire che si è fatto ricorso dovunque agli stessi strumenti - vecchi e nuovi ostacoli al commercio internazionale dei prodotti agricoli, sussidi diretti agli agricoltori e più efficiente organizzazione dei mercati interni. A seconda, tuttavia, di diverse circostanze - ed in particola~e a seconda che i paesi fossero tradizionalmente importatori di prodotti agricoli, interessati all_a loro esportazione o particolarmente sensibili al proble~a dell' autosufficienza'10- nell'impiego di quegli strumenti si è adottato un dosaggio diverso, con il resultato di una diversa impronta economica di quelle politiche f nei singoli paesi. È dato, così, distinguere politiche di « tipo inglese », costruite sul diretto pagamento da parte dello stato agli agricoltori di specifici indennizzi a compenso della differenza tra prezzo ricevuto e prezzo garantito; politiche di « tipo svizzero », basate su di un rigoroso controllo protezionistico del commercio internazionale e un complicato sistema di conguagli interni; politiche di « tipo olandese », impostate sulla rigorosa autodisciplina dei produttori organizzati in cooperative e sui capillari interventi di una intricata e scrupolosa politica dirigistica e così via 11 • Non è certo il caso di entrare nell'esame di queste infinite differenze, ma è indubbiamente opportuno elencare alcune delle conseguenze che sono dovunque derivate dall'adozione di questi vari sistemi di politica agraria. Esse possono essere così sommariamente indicate: 1) In ogni paese l'attività agricola è oggi dominata da un farraginoso apparato di norme, vincoli, controlli, contratti ed altri congegni, che ne appesantiscono il funzionamento e lo sviluppo. 2) Ogni prodotto, o gruppo di prodotti, ha un trattamento a sè, mette capo a una diversa organizzazione, con la conseguenza di una 1o Nel primo gruppo conviene comprendere Regno Unito, Svizzera, Svezia, Norvegia, Finlandia; nel secondo Olanda e Danimarca; nel terzo Austria, Germania, Francia e Belgio. Una dettagliata descrizione delle singole politiche è contenuta nei tre volurr1i delrOECE sopra citati (Les Politiques Agricoles en Europe et en Amerique du Nord, 1956, 1957, 1958) e in una oramai molto cospicua letteratura speciale. 11 L'elenco potrebbe, infatti, a lungo continuare, perchè quasi ognuna di quellè politiche è diversa dalle altre. Quel che importa, in ogni caso, osservare è che ognuna, se anche fa principale affidamento su di un particolare strumento, non rinuncia agli altri. Così la politica inglese ricorre, oltre che ai sussidi, anche alla protezione doganale, la svizzera oltre che a questa a quelli e così via. 151 · Bibliotecaginobianc.o

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