Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

B.E.I. in ragione della formidabile svolta del tempo nostro, e cioè la azione finanziaria relativa all'intervento della Comunità Economica Europea in pro dei Paesi sottosviluppati degli altri continenti? Nella citata conferenza lo stesso Presidente Formentini no11 solo pone in rilievo che da una votazione unanime del Consiglio dei Governatori, formato dai Ministri degli Esteri dei sei Paesi della Comunità, l'attività della B.E.I. potrebbe essere estesa anche a progetti da realizzare in territori non europei, specialmente nei territori d'oltremare degli Stati della Comunità Europea, ma aggiunge: « Una nuova tendenza si è affermata nell'opinione mondiale: i Paesi sottosviluppati di tutto il mondo (3/4 della popolazione mondiale), reclamano con forza crescente una più larga politica di investimenti da parte dei Paesi industrializzati, allo scopo di ridurre progressivamente l'inferiorità del loro tenore di vita nei confronti di questi. La bilancia dei pagamenti degli Stati Uniti è divenuta deficitaria, ed essi esercitano pressioni crescenti sui Paesi industrializzati europei, affinchè questi si assumano una parte dell'onere degli investimenti nel resto del mondo. Anche in Europa un largo movimento di opinione agisce nello stesso senso. Un notevole miglioramento delle prospettive europee si è infatti verificato negli anni recenti». È bene dunqt1e che si discuta, e con urgenza, in ordine a questo, che è fra i problemi decisivi dell'umanità di oggi. Le esigenze del meridionalista e quelle del federalista e del democratico 110nvengono al riguardo in contrasto. N 011si tratta, beninteso, di assumere posizioni avanzate, le quali però non abbiano base effettuale, concreta. Per far fronte ai suoi compiti attuali la B.E.I. - come si è già argomentato - ha bisogno di mezzi in misura crescente. Ben presto si svilupperanno esigenze che potranno impegnare a fondo gli uomini, i metodi di azione e le disponibilità dell'Istituto. Ad esempio, si consideri, con riferimento all'Italia, che gli accordi di recente conclusi circa i dazi dei prodotti inclusi nella lista G del Trattato di Roma riguardano gli zolfi di ogni specie, la seta, lo zinco greggio, e che è stato tenuto conto della posizione particolare dell'Italia, nel senso di convenire speciali e impegnativi interventi della B.E.I. per l'ammodernamento dei procedimenti estrattivi dello zolfo, per l'incremento delle industrie estrattive dello zinco, per rendere efficienti, con metodi e macchinari moderni, gli impianti di filatura della seta. Si prevedo110 dunque crescenti· investimenti della B.E,I,, che v'è ragione di ipotizzare molto interessanti, per la tendenza allo acceleramento nella attuazione del Mercato Comune e per il fatto 136 Bibliotecaginobia.nco

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