Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

studiare e realizzare i11comune finanziamenti nei sei Paesi. All'interno di questi, si sono sviluppati nuovi accordi di specializzazione o di compartecipazione fra imprese industriali entro la più larga concorrenza del Mercato Comune, mentre dall'esterno so110giunte numerose le iniziative di investimento nella Comunità, sotto forma sia di partecipazioni, sia di creazione di nuovi impianti produttivi. Queste iniziative rivelano un giudizio politico e costituiscono una prova di fiducia da parte dei principali operatori economici circa la possibilità di espansione del Mercato Comune. Per questo complesso di circostanze favorevoli, si è giunti a considerare la possibilità di accelerare i tempi di attuazione delle misure del Trattato, rispetto alle scadenze inizialm~nte stabilite. « Il forte sviluppo degli scambi esteri e la ripresa dell'attività economica dopo la recessione del 1958 hanno concorso a determinare nei sei Paesi l'aumento del risparmio, una larga disponibilità dei mezzi di pagamento, e, per gran parte dell'anno, una elevata liqt1idità. Le imprese hanno così potuto soddisfare più facilmente presso le banche i propri bisog11i correnti di credito, e trovare più largamente st1i mercati finanfìari, direttamente o tramite istituti specializzati, i fondi necessari per la realizzazione dei loro progra·mmi ». Questo quadro della situazione economico-finanziaria dei sei Paesi non può essere rite11uto una visione rosea della realtà, nemmeno per quanto concerne l'Italia, ove si prescin,da dalla particolare situazione del Mezzogiorno e dalle sue esigenze di sviluppo. Tuttavia esso diinostra quanto la congiuntura favorevole ha influito nel rendere meno gran,di ed urgenti le esigenze di mezzi finanziari, che altrimenti avrebbero gravato proprio sulla B.E.I.. E questo spiega altresì. la assoluta preminenza che per la B.E.I., nei due anni ormai di suo effettivo funzionamento (costituita il 1-1-1958, -essa ha cominciato a lavorare nel marzo dello stesso anno), hanno avuto, anche oltre la lettera del Trattato, i compiti di cui al capo A) del citato art. 130, cioè il finanziamento di progetti per le regioni meno sviluppate, a com~nciare dall'Italia meridionale. Riguardano l'Italia, invero, ben quattro dei sette progetti finanziati finora dalla B.E.I. Essi sono i seguenti: 1) la centrale termo-elettrica in Lucania, che utilizza la lignite del giacimento del Mercure (finanziata, alla pari con la B.I.R.S., con 9.000.000 di « unità di conto », che, com'è noto, corrispo11dono ciascuna a grammi 0,888 di oro fino, e sono quindi pari a un dollaro); 2) lo stabilimento S.I.N.C.A.T., di Priolo-Augusta, per la produzione di etilene (finanziato con 7.000.000 di « unità di conto » 132. Bibliotecaginobianco

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