Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

zione specifica consiste nel raccogliere fondi e nel metterli· a disposizione di determinate attività. È plurinazionale perchè il capitale deriva dai versamenti dei Governi interessati. Ha un compito specifico, quale è quello di fiancheggiare il processo di formazione del mercato comune». Non è male ricordare come sono precisati i compi ti della Banca Europea per gli Investimenti dall'art. 130 del Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea, firmato a Roma, in Campidoglio, il 5-3-1957: « La B.E.I. ha il compito di contribuire, facendo ap pello al mercato dei capitali e alle proprie risorse, allo s viluppo equilibrato e senza scosse del Mercato Comune, nell'interesse della Comunità. A tal fine facilita, mediante la concessione di pres titi e di garanzie, senza perseguire scopi di lucro, il finanziamento d ei seguenti progetti in tutti i settori dell'economia: A) progetti tenden ti a valorizzare le regioni meno sviluppate; B) progetti tendenti ad a mmodernare le imprese o a promuovere la riconversione oppure a cr eare nt1ove attività richieste dalla graduale realizzazione del mercato comune, che, per la loro ampiezza o natt1ra, non possono essere int eramente assicurati dai vari mezzi di finanziamento esistenti nei singol i Stati membri; C) progetti d'interesse comune per più Stati 1nembri che, per la loro ampiezza o natura, non possono essere cornpletamente assicurati dai vari mezzi di finanziamento, esistenti nei singoli S tati membri ». Il Protocollo sugli Statuti della B.E.I. e quello particolare che concerne l'Italia, entrambi parte integrante del Tratta to di Roma, vanno qui ricordati, sia per meglio rendersi conto della impostazione e delle linee d'azione della B.E.I., sia per valutarne l'attiv ità finora svolta e le prospettive, in relazìone allo sviluppo della Co munità Economica Europea, sullo sfondo della congiuntura europea e mondiale. In effetti, per quanto concerne l'Italia, le tensioni pr eviste nella bilancia dei pagamenti e nella occupazione, 11011 si sono verificate; per tutti i sei Paesi, l'avviamento del Mercato Comune è risultato meno burrascoso, anzi più agevole e propizio di quanto si potesse prevedere. Questo pone in rilievo la stessa B.E.I. nella sua Rela zione Annuale del 1959, anzitutto sottolineando l'importanza grande che ha avuto il ripristino della convertibilità delle monete, deciso da sei Paesi alla fine del 1958. « Nello stesso senso - prosegue - l1anno operato va ri altri sviluppi: operazioni sempre più numerose e più impor tanti tra i mercati finanziari dei sei Paesi, diminuzione degli scarti esi stenti fra i tassi di - interesse a lungo termine, intese tra banche commerciali allo scopo di 131 Bibliotecaginobianco .

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