senta la sola soluzione possibile sul terreno dello sviluppo economico e su quello dell'evoluzione sociale per le nazioni dell'Europa occidentale 11elle' ra nuclea·re. L'arresto del cammino verso l'integrazione non comporterebbe solo conseguenze economiche di prim·a grandezza, ma aprirebbe un vuoto di forze materiali e morali fra il mondo e la civiltà anglo-sassone ·ed il mondo e le civiltà che si richiamano al comunismo. In tali condizioni di cose, il problema Inghilterr~-Europa non si pone in termini di tariffe doganali o di politica commerciale, o per lo meno non soltanto i11 tali termini. L'essenziale è che l'Inghilterra ammetta l'irreversibilità e la necessità dell'integrazione, e non esiti a riconoscere i vantaggi inestima·bili cl1e ad essa stessa deriveranno dalla salute economica e politica dell'E11ropa integrata, non foss' altro in forza dell'equilibrio politico del Continente e dell'accresciuto flusso di scambi, come oggi già si verifica nonostante i timori della vigilia 2 • Su tale base, gli inglesi potranno fare la loro scelta definitiva : o con l'Europa, o con il Commonwealth (nella realtà odierna, assai meno importante per la madre patria di quanto non si creda comunemente . Non sono gli et1ropeisti fanatici di un'idea astratta che pensano così, ma la stampa b•ritannica più responsabile e gli studiosi e gli esperti del . Political and Economist Planning e dell'Economist Intelligence Unit 3 • che nel 1958 e che nel quarto trimestre dello scorso anno aveva superato del 13% il livello del corrispondente periodo dell'anno precedente - raggiungeva nel primo trimestre di quest'anno un livello persino superiore del 14 % a quello dell'anno passato. Negli ultimi mesi il tasso di aumento delle importazioni della Comunità è stato del 30%, il che dimostra l'infondatezza delle apprensioni anti-MEC. Le esportazioni comunitarie sono aumentate anch'esse di un tasso rispettabile e nei primo quattro mesi del '60 le riserve in oro e valute degli stati 1nembri sono aumentate di altri 600 milioni di dollari, raggiungendo un totale di 12,3 miliardi di dollari. Se tutto questo può essere spiegato in termini puramente congiunturali, e' è un altro dato che non lascia dubbi sull'interpretazione effettiva del trend che abbiamo visto delinearsi attraverso le cifre precedenti. Questo. dato concerne gli scambi commerciali all'interno della Comunità. Allo scadere del primo trimestre del 1960 essi risultavano aumentati di ben il 37% rispetto al corrispondente periodo del 1959! E si badi che nel 1959 l'aumento rispetto al 1958 era stato anch'esso notevole. 2 Può essere interessante notare come l'unica area dove le esportazioni inglesi risultino -in aumento è proprio quella della Comunità! 3 Cfr. Commoruvealth Pref-erence in the United Kingdom. Politica! and Economie Planning. 30 pages. The Commonwealth and Europe. By The Economista Intelligence Unit. Sponsored by Britain in Europe. 606 pages. 124. Bibliotecaginobianco
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