Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

presenza nel gioco di fattori ambientali (dalla carenza di spirito imprenditoriale alla scarsa· propensione verso una precisa e moderna qualificazione professionale, tanto per fare un esempio), dai quali ogni prospettiva di integrazione viene fatalmente alterata proprio nel suo significato di impulso ad un generale sviluppo civile 13 • · III. Ovviamente, quelli cl1e abbiamo così brevemente richiamati non sono che aspetti macroscopici di una realtà ben altrimenti co1nplessa, ricca di ben più numerosi e non meno rilevanti problemi oltre quelli da noi accennati, suscettibili perciò di approcci sociologici assai più articolati e minuti di quanto possa appatire dalle pagine precedenti. E tuttavia non crediamo di andare lontani dal vero riaffermando che proprio verso problemi di ordine generale come quelli sui quali ci siamo fermati (dal sentimento na·zionale ai partiti politici e ai gruppi di pressione, dall'urbanesimo ai rapporti città-campagna ed Europa Settentrionale-Area Mediterranea) dovrebbe in prima approssimazione indirizzarsi il lavoro sociologico per essere vicino e secondare, conformemente alle sue possibilità, il processo di integrazione europea. Purtroppo, per quanto ci risulta, gli studi condotti su questa scala sono estremamente rari. Sempre per quanto ci risulta, soltanto la C.E.C.A., il Collège d'Europa di Bruges e qualche altra istituzione danno vita ad uno sforzo costante di studio sociologico su scala europea di cui si vedano i frutti con una certa comunità. Per il resto si è affidati all'iniziativa isolata degli studiosi e alla riccl1ezza dei loro 13 Anche per quanto riguarda i problemi dei paesi appartenenti al Bacino MPditerraneo - così come per i problemi concernenti le migrazioni europee - si dispone di una bibliografia 1nossa prevalentemente da interessi di politica economica o di geografia umana. Cfr., a<l es., il volume Ricerche sullo sviluppo economico dell'Europa meridionale, a cura della SVIMEZ, Roma 1956. Dal punto di vista sociologico il settore mediterraneo viene solitamente considerato nel quadro generale delle aree sottosviluppate: aspetto del problema che, pur essendo parziale, sussiste ed è di grande rilievo (e vedi per esso: G. CERIA.i'il SEBREGONDI-G. DE RITA, Problemi di sviluppo delle aree arretrate: aspetti sociologici, nel volume collettivo Problemi di sviluppo delle aree arretrate, ed Il Mulino, Bologna 1960, p. 77 segg.). Ci consta, tuttavia, che l' cc Institute of Social Studies » di Amsterdam ha in corso di elaborazione il progetto di una ampia indagine specificamente sociologica su tutti i paesi mediterranei. 117 Bibliotecaginobianco

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