Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

e soprattutto quale possa essere domani, la coesione di tali forze sulla scena europeo-unitaria. Si tratta di vedere, in particolare, se il domani dei partiti politici in un'Europa unificata si prospetta simile o dissimile dal carattere federativo, composito e in gra11parte contra·ddittorio dei partiti americani odierni; e quali forze agiscano già ora nell'uno o nell'altro senso; e che cosa valgano, da questo punto di vista, i legami già esistenti tra le organizzazioni cattoliche, liberali, socialdemocratiche dei vari paesi europei. D'altra parte, la tematica, oggi pervenuta ·ad un alto grado di maturazione, concernente i gruppi di pressione, la loro natura e la loro a·zione 10 , rien_tra ancora nel quadro di proble1ni del genere di quelli di cui parliamo e postula anch'essa un compito di approfo11dimento su scala piccolo-europea. Il secondo, tra i grandi temi che si possono ritenere di immediata attualità per una· sociologia orientata verso il secondamento dell'integrazione europea, cade sull'urbanesimo, sulle funzioni delle città quali epicentri della civiltà moderna nel Veccl1io Co11tinente, sulle dislocazioni umane e sui problemi economici e sociali che il fenomeno comporta. Sarebbe certamente un errore ritenere cl1e le città europee (e usiamo l'aggettivo nel senso più ampio della parola, chè qui il problema si pone veramente per quasi tutto il nostro Continente), sarebbe un errore, dicevamo, ritenere che le città europee costituiscano un « t1nict1m » soltanto dal punto di vista urbanistico. Certamente i problemi di conservazione di monumenti, di ambienti storicamente caratterizzati e di strutture urbanistiche di inapprezzabile rilevanza storicomonumentale che si pongono a Siena o a Venezia', a Grenoble o a Strasburgo, a Brt1ges o a Ginevra, a Burgos o ad Avila, nel cuore di Londra o di Roma o di Parigi, non si pongono, o si pongono in modo affatto diverso, per New York o per Johannesburg per Melbourne o per Ibadan, per Bombay o per Pechino. Ma l'aspetto urbanistico non del 1° novembre 1947; e nell'articolo di C. MoRAzÉ, Quelques problèmes des 1néthode, nel volume Études de sociologie électorale, Paris, 1947. Cfr. anche J. J. RoucEK, Panorama di studi politici americani, I. La sociologia politica negli Stati Unit-i, in « Il Politico », 22 (1957), p. 345 segg. Tra gli italiani cfr. specialmente: E. CARANTI, Introduzione alla sociologia elettorale, in « Quaderni di Azione Sociale », marzo-aprile 1958. 1° Cfr., per quanto riguarda l'Italia, « Tempi moderni », 3 (1960), n. 3, pp. 103-112. 114 Bibliotecaginobianco

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