più vasto continente asiatico. Ma le cronache politiche (e non soltanto le cronache politiche) conoscono finora, quanto a comunità di istituzioni già realizzate e funzionanti e qua11to a concrete possibilità di più sostanziali e decisive realizzazioni unitarie, una· assai più piccola Europa: quella, appunto, dei Sei, nella quale i massimi fattori della storia europea (le civiltà latine e quelle germaniche) sono anch'essi rappresentati in maniera incompleta. Ne restano, infatti, fuori non soltanto l'Inghilterra e i paesi scandinavi (Danimarca inclusa) - dei quali si dà per scontato, non si sa con quanta ragione, che rispetto alla restante Europa romanza• e germanica costituiscano un mondo a sè - ma a11che altri paesi forse più vicini all'Europa dei Sei (Austria, Germania 01ientale, paesi iberici, Svizzera), che anch'essi concorsero in ttn passato più o meno prossimo, e in misura inapprezza·bile, alla formazione del comune patrimonio di civiltà. Ciò posto, il problema del background socio-culturale dell'Europa in via di formazione si può forse formulare così: ai fini di un'auspicabile congruenza tra la dimensione giuridico-geografica e quella storico-strutturale della: istituenda unione, quale grado dj sufficienza si può riconoscere all'Europa dei Sei? l'inclusione di altri paesi rafforzerebbe, presumibilmente, o indebolirebbe la forza centripeta del legame federale che si cerca di istituire tra i Sei? Il problema è delicato e complesso e presuppone, tra l'altro, u11 grado di conoscenza circa l'attuale vigore delle fidelités nazionali nell'Europa dei Sei e nei paesi che ad essa fan110 corona che siamo ben lontani dal possedere 8 • Ancl1e da un punto di vista teorico e più generale: cl1e si deve pensare, in questo caso, della capacità o incapacità delle istituzioni a determinare o a favorire la gestazione di una civiltà, di una nuova sensibilità etica e politica? Un qualsiasi avvio in questo senso sarebbe perciò veramente prezioso. E il necessario parallelo di uno studio di questo genere dovrebbe essere uno studio analogo sulla st1uttura e sul comportamento delle forze politicl1e agenti nei paesi della Piccola Europa e in quelli vicini, che, partendo dalle indicazioni, in gran parte già note, della geografia e della sociologia elettorale 9 , quando ciò è pos.sibile, accerti quale sia, 8 È preliininare, naturalmente, una chiarificazione dello stesso significato sociologico del tern1ine « nazione », « nazionalità » . Cfr. a questo proposito i recenti accenni di M. ALBERTINI, Lo stato nazionale, ed. Gjuffrè, Milano, 1960, p. 105 c,egg. 9 Le indicazioni n1etodologiche essenziali in questo studio si possono ritrovare nelle pagine di un alfiere di questi studi: cfr ., ad es., A SIEGFRIED, Géographie de l"'opinion politique est-elle possible?, in « Nouvelle Revue Française », nun1ero 113 .. '3ibliotecaginobianco
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