questa definizione del presente è assolutamente empirica. Accettiamo volentieri l'appunto: qualsia·si altra ne fosse possibile questa basta allo scopo, che ci siamo qui proposti, di definire il lavoro sociologico. Il quale ha tratto origine, infatti, non già da una invenzione o da un capriccio del diciannovesimo o ventesimo secolo, ma da necessità primarie della società umana, sussistenti ad ogni livello del suo sviluppo e derivanti dal suo sforzo spontaneo di conservazione o di espansione: anche il sociologo, insomma, è erede, per la sua parte, delle funzioni dello stregone, che il corso della storia ha distinto e suddiviso tra scienziati, tecnici e altri operatori della vita sociale. E perciò la sociologia (= il complesso delle ricerche sociali) - sia consapevolmente quando, ai nostri tempi, è stata codifìcata in una particolare sezione dello scibile; sia inconsapevolmente quando non ne esisteva neppure il nome, ma i compiti suoi erano, bene o male, assunti e svolti in settori diversi della viar sociale - ha sempre avuto un fine ben determi11ato e preciso, che è stato ed è quello di offrire in varia forma agli operatori politici e sociali le informazion.i e i dati pratici indispensabili alla loro azione, ossia, come è stato detto ancor meglio, « l' accertan1ento dei limiti obiettivi, l'illustra:zione dei termini reali (storici) dell'azione sociale » 6 • Beninteso, gli operatori sociali, e la classe politica in particolare, fanno di tali informazioni e di tali dati l'uso che ad essi consentono la loro forza di ·volontà, la loro capacità realizzatrice, il gioco degli interessi ai qt1ali sono legati e dai quali traggono ragioni di vita, la robustezza della loro ispirazione etica e culturale. Ma di un background di natura sociologica, di uno sforzo interpretativo degli «umori» del corpo sociale e delle condizioni che tali umori determinano, nessuna azione in nessuna società può fare a meno. Variabile e incerta' è soltanto la forma in cui il rapporto tra momento sociologico e momento esecutivo si pone nella genesi dell'azione e nel costume e nelle istituzioni sociali. E da questo punto di vista non v'ha dubbio che il legame tra regime democratico e studi sociologici sia strettissimo. È solo in regime di democrazia, di libera ed efficace circolazione delle idee, di effettiva e indiscussa indipendenza degli organismi culturali a tutti i livelli, che la sociologia può sfuggire al destino, altrimenti inevitabile, di decadere a mero strumento tecnico e preparatorio delle attività esecutive, conformemente a quella che è la ragion d'essere del 6 Cfr. F. FER.RAROOTI, Primi appunti sul concetto di scienze sociali, cit., p. 77. 111 Bibliotecaginobianco
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