documentazione su questo particolare tipo di stampa, che non è cata·- logata nelle biblio~eche, cl1e spesso è tirata al ciclostile in poche centinaia di copie, e distribuita semi clan,destinamente, e cl1e inoltre è for- -mata· da periodici la cui vita è quasi sempre assai breve. R.iteniamo tuttavia cl1e il solo esame della stampa studentesca milanese, corredato da tutti i riferimenti necessari ad avvenimenti svoltisi sul piano nazionale, sia sufficiente per mettere in luce i caratteri fondame11tali di questo tipo di giornalismo generalmente ignorato o mal conosciuto. I giornali degli studenti ,milanesi sorsero infatti per primi in Italia e sempre, sia sul piano tecnico che su quello delle idee, si sono trovati ava11ti di qualche anno sui colleghi del resto del pa·ese, favoriti dalla ricchezza della città che re11de.meno gravoso cl1e altrove il prolJlema dei fondi necessari alla pubblicazione e dall'equilibrio delle posizioni dei vari partiti, che rende particolarmente facile la polemica e il confronto delle idee. La distinzjone che più comunemente si usa fare tra i giornali studentescl1i è quella tra fogli a diffusione cittadin~ e fogli diffusi i11una singola scuola. A noi sembra 1Jerò cl1e preliminarmente sia necessaria un'altra distinzione: quella tra giornali colleg.ati con la 1Jolitica studentesca e quelli che co-n essa nulla hanno a cl1e vedere. Questi ultimi, spesso giornalisticamente bene impostati, e forse i mjgliori sul piano letterario, sono generalmente figli di un giro mondano più che di un gruppo ideologicamente qualificato: questo fatto li rende meno necessari e quindi ai nostri occhi meno validi. I primi invece traggono dal loro diretto contatto con la politica studentesca e con la vita della scuola la loro ragion d'essere e il loro valore: a questi a·bbiamo dedicato particolare attenzione. Essi so-no in primo ]uogo tutti i giornali di istituto, qt1asi sempre organi della associazio11e che riunisce democraticame11te gli studenti di una scuola, nelle cui reda·zioni sono in genere rappresentanti di tutte le tende11ze: essi non han110 quindi una linea politica precisa, la loro impostazione è per definizione quella del libero dibattito delle idee. In secondo luogo in questa categoria si trovano quei giorna·li a diffusione cittadina cl1e sono espressione di gruppi ideologicamente ben qualificati, a11che se quasi mai strettamente identificantisi con i partiti. Sono redatti da studenti agli ultimi anni del liceo o all'università cl1e molto spesso hanno fatto le loro prime armi sulle colonne dei giorna'li di istituto: so110 questi i fogli studenteschi dove più vivo è l'i11teresse sociale e dove maggiormente sono approfo11diti i problemi della scuola e del movimento associativo degli studenti. Appunto per merito di questi giornali e di quelli di istituto, 96 Bibliotecaginobianco
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