Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

.. .. L' « ordine » dei giornalisti di Ignazio W eiss Presso la commissione Giustizia della Camera dei Deputati erano in discussione nei primi mesi del corrente anno due disegni di legge, presentati rispettivamente dall' on. Pintus (il 10-4-1959) e dal Ministro di Grazia e Giustizia, on. Gonella (6 settembre 1959), relativi all'istituzione ~ell' cc ordine » dei giornalisti e all'ordinamento della professione di giornalista. Come è noto, le norme provvisorie sulla stampa in generale non hanno trovato ancora una forma di legge organica che contempli la intera materia per l'esercizio della professione giornalistica, degli organi professionali, della tenuta degli albi ecc. Molte delle leggi fascistiche sono tt1ttora in vigore, compresa quella del 24 febbraio 1928, n. 384, sulle« norme per l'istituzione dell'albo professionale dei giornalisti ». Mentre invece la legge 31 dicembre 1925, recante disposizioni sulla stampa periodica e che, nel suo art. 7, istituiva l' « ordine » dei giornalisti, non ha avuto effettuazione, essendo stata annullata dalla legge 3 aprile 1926 sulla disciplina giuridica del lavoro che provvide a dare alla categoria dei giornalisti un'organizzazione conforme all'assetto delle nuove associazioni sindacali, vietando, per essa come per qualsiasi altra, la costituzione di nuovi cc ordini » o cc collegi » professionali. Dopo la fine della guerra è la legge 8 febbraio 1948, n. 47, che reca cc disposizioni sulla stampa »; ma questa legge, tuttora la più in1porta11te nel suo settore, non porta nessuna modifica per quanto riguarda gli albi professionali, nè fa accenno all'istituzione di un « ordine » dei giornalisti. Cosicchè la tenuta degli albi è ancora regolata dalla legge fascista del 1928, rientrata in vigore dopo l'abolizione delle associazioni sindacali fasciste e parzialmente modificata dal decreto legisla7 ~Bibliotecaginobianco

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