Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

si diceva sarà ch-iesta a gran voce la soluzione commissariale; ma il PSDI, forte del successo ottenuto, potrebbe tentare. di opporsi a questo ripiego e potrebbe chiedere che il PSI venga messo alla prova. Tanto più che mai come in questo momento conviene a.l PSDI di m~tte1·e il PSI di fronte alle sue responsabilità. Cosa succederà a questo punto nella DC e nel PSI? Avranno gli autonomisti del PSI imparata la « lezione delle co·se )) e capito clie non si può pretendere di guadagnare suffragi quando si rimane in una posizione ambigua come quella in cui è rimasto il PSI e che non si può pretendere di fare grandi operazioni politiche senza essere disposti a pagarne il costo e a rischiarne le conseguenze? Sarà ancora la destra della DC o saranno i carristi, questa volta, come già l'anno scorso in Sicilia, a porre un veto determinante nei confronti dell'apertura a sinistra nelle « giunte difficili))? È stata veramente liquidata in luglio la stolta finzione « dorotea )), degli « stati di necessità>)? Tocca ora ai partiti di centro-sinistra, ai nostri partiti - che peraltro hanno visto premiata proprio la chiarezza delle posizioni con cui si sono presentati agli elettori - di costringere DC e PSI, Fanfani ·e Moro come Nenni e Lombardi, ad assumere posizioni più chiare di qitelle che l'elettorato del 6 novembre ha giustamente ritenute equivoche, o per lo meno sibilline. 6 Bibliotecaginobianco

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