Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

PATRIOTTISMOSENILE- Ieri mattina, una schiera di studentelli scendeva giù per via Toledo, sventolando bandiere ·tricolori, innalzando · cartelli, lanciando grida di viva e di abbasso. Volevano esprimere, nel più clamoroso e aperto dei modi, il loro sdegno contro le pretese dei tirolesi sull'Alto Adige. E rendere la pariglia - a'lmeno questo! - ai loro coetanei, che ad Innsbruck, giorni fa, hanno sventolato bandiere, innalzato cartelli, lanciato grida contro l'Italia. Come li capivamo! La loro vedt1ta· ci faceva 11na specie di piacere fisico. Ci ringiovaniva. (da un « capomoscone » de « Il Mattino » del i 14-10-60) DAL PERNACCHIA0 L S. CARLINO- L'importante, in certi frangenti, è affrontare il diluvio: e Giannini, primo e solo in quel momento tra quarantacinque milioni di jtaliani, seppe farlo, ebbe il coraggio di farlo. Mentre infuriava la guerra civile, e l'Italia era preda di occupazioni straniere contrapposte, e la quasi totalità degli italiani sembravano masochisticamente proni dina1 nzi ai vincitori; mentre - a guerra finita - infuriava la carneficina nell'Italia settentrionale e l'epurazione, spietata e feroce, terrorizzava la Penisola, Guglielmo Giannini insorse. E pojchè « il cento del Nord », portato a Roma e da· Roma nelle contrade meridionali dai « mitra ancor caldi » dei partigiani veri e fasulli, dei resistenti autentici e degli eroi della sesta giornata, rischiava di soggiogare l'Italia•, fu Giannini a spezzare la spirale del terrore e della intimidazione co11 un napoletanissimo cc pernacchio ». È q11esta l'autentica, vera, storicamente insopprimibile grandezza di Guglielmo Giannini; ed in essa si esprime il grande, generoso, ribelle animo di Napoli. Tra tanti cc mattatori» della politica che recitavano, sui testi prefabbricati, la parte dei cc matamori », il vecchio e sperimentato uomo di teatro, prese a: recitare a soggetto, alla maniera degli antichi comici dell'arte. E nella girandola dei suoi sberleffi, nelle sue polemiche a volte scanzonate e a volte sguaiate, che sembravano - settimana per settimana, sulle colonne dell'Uomo qualunque, e nei comizi - assumere sempre più decisamente umori e sapori del vecchio Teatro San Carlino, si polverizzò la ferocia postuma dei maramaldi e si ridicolizzò la acidità dei vecchi prof essori cc azionisti », gli Omodeo, i Calamandrei, i Parri che - quella· ferocia e quella persecuzione - teorizzavano e, perciò stesso, incoraggiavano. (ALBERTO GrovANNINI, dal « Roma » del 15-10-60) UFFICI DI RAPPRESENTANZ-ATeano, 14 ottobre 1960 - Mercoledì 26 ottobre corrente avrà luogo, in Teano, la celebrazione del 1 ° Centenario dello Storico Incontro tra Vittorio Emanuele 2° e Garibaldi. Interverranno alla cerimonia il Pri11cipe Amedeo D11ca D'Aosta ed il Generale Ezio Garibaldi in rappresentanza dei due grandi protagonisti. Sarà molto gradita la presenza di V. S. - Il Presidente del Comitato. Bibliotecaginobianco (Invito del Comitato della Città di Teano per le Celebrazioni dello Storico Incontro e dell'Unità d'Italia) 74

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