Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

Tt1tto lo sviluppo economico del Paese è collegato all'ampliamento dei consumi, che a loro volta· soggiacciono a sollecitazioni derivanti dal1' andamento del reddito pro-capite e dal livello dei prezzi. Una concorrenza res~ imperfetta dalla maggiore severità nel rilascio delle licenze non garantisce assolutamente la flessibilità dei prezzi finali in rapporto a costi minori che si dovessero verificare alla produzione, per l'adozione di nuove tecniche, ovvero in conseguenza del ciclo congiunturale. Si può dire anzi che l'adesione di pratiche restrittive tendenti ad accentuare il fenomeno della· cosidetta vischiosità nei processi distributivi, rendendo più agevole l'int.reccio di taciti acco-rdi, sopratutto nei piccoli centri. Di qui, ristagno relativo del consumo, con riflessi negativi sulla attività commerciale industriale e sulla occupazione ed infine situazione di disagio per lo stesso con1mercio, costretto ad una più limitata· attività, pur restando immutata l'incidenza delle spese generali. . Gli ostacoli frapposti alla immissione di nuove t1nità operative nel commercio, al pari dell'esercizio di ogni pratica restrittiva in campo economico, come ad esempio il monopolio o il cartello nella industria, non risolvono il problema; sono anzi destinate ad aggravarlo, conducendo alla stagna·zione. Il richiamo corporativistico, la nostalgia della gilda mercatoria., che · costituiva nel Medioevo una associazione chiusa di mercanti per il monopolio del commercio, possono sollecitare soltanto alcuni elementi oziosi e rinunciatari che non rapprese11tano certo la categoria, caratterizzata invece dal dinamismo e dalla volontà di sviluppo. Al Presidente della Confederazione dei Commercianti ha1 risposto l'on. Colombo. Secondo il Ministro, il Governo intende risolvere il problema del1' alleggerimento del settore dall'eccessivo peso degli operatori, perseguendo, co,me sta facendo, una sempre più decisa politica di sviluppo economico ed in particolare di sviluppo industriale. La creazione di nuovi posti di lavoro potrà distogliere da attività commerciali marginali molti improvvisati operatori che non trovano al momento più redditizia e stabile occupazione. Fino a questo punto l'intonazione del discorso è chiara e corrisponde ad una giustg impostazione dal punto di vista economico e sociale. Semmai si può muovere al Ministro il rilievo di un eccesso di ottimismo, perchè, almeno finora, non risulta che il Governo abbia perseguito fino in fondo una efficace politica di industrializzazione nelle regioni meno sviluppate (piano Vanoni, intervento delle aziende pubbliche, coordinamento, ecc.). Sostanziali riserve merita invece quella paTte dell'intervento in cui si annuncia che ogni cura sarà riposta nello studio del problema riguardante il rapporto-limite dei pubblici esercizi rispetto agli abitanti. Co-- desta affermazione potrebbe significare che il Governo condivide in un certo senso le tesi restrittive dei commercianti sul rilascio delle licenze 60 ~ibliotecaginobianco

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