del 7% passando da 1.334 a 1.427 miliardi di lire. Ciò in relazione sia· a]l'aumento dei consumi e degli investimenti, sia alla rilevante espansione degli scambi con l'estero. La sostenutezza della domanda· per consumi ha provocato, in particolare, un ulteriore aumento nel numero delle licenze per l'esercizio del commercio fisso, sia all'ingrosso che sopratutto, al minuto ». Si tratta di una interpretazione diametralmente opposta dello stesso fenomeno. Ma altri dati, forniti questa volta dal Comitato Europeo per la Produttività, vengono ulteriormente a ridimensionare il pessimismo dei commercianti dimostrando come dopotutto la situazione italiana· non sia peggiore di quella riscontrata in alt:r;i Paesi. Risulta infatti a codesto Ente cl1e nel Belgio ogni magazzino al dettaglio serve in media 30 a-bitanti; nei Paesi Bassi, in Italia ed in Francia da 50 a 60; in Germania circa 80. Qujndi la densità commerciale, ossia il rapporto fra il numero dei consumatori e quello degli esercizi di vendita, rap1Jorto che secondo la Confcommercio sarebbe eccezionalmente ba'Sso nel nostro Paese, non differisce invece sostanzialmente da quello registrato presso gli altri membri del NIEC. L'esame dei dati del1a sola densità commerciale è in effetti scarsamente indicativo per stabilire raffronti; è necessario tenere conto anche del movimento medio di smercio presso ogni esercizjo, E si potrà facilmente eccepire che essendo il nostro reddito pro-capite più modesto in termini relativi, le vendite presso ogni spa·ccio in Italia debbono necessariamente e mediamente risultare inferiori a quelle registrate altrove. Poichè le spese generali dovrebbero incidere pressapoco nella stessa misura dappertutto, ne consegujrebbe una situazione di maggior disagio per l'esercente italiano. Ma a questo punto ci si può anche domandare se da parte della cla·sse comn1erciale italiana venga effettivamente ed efficacemente perseguito il fine di ridurre i costi di gestione e di aumentare gli utili. Sempre secondo i dati del Comitato Europeo della Produttività, l'Italia presenta· il più basso numero di negozi cc self service », nel1' ambito del MEC, appena 300, contro i 2000 della Francia ed i 16.000 della Germania. La ricl1iesta di inderogabili misure atte a creare un argine contro l'eccessivo accrescimento della· massa degli addetti al commercio, ossia in parole povere la sollecitazione di provvedimenti restrittivi nella concessione di nuove licenze, costituisce il punto focale delle proposte avanzate per risanare il settore. Ora si è ben visto come, ad un obiettivo esame, il commercio italiano non risulti poi tanto malato o per lo meno non lo risulti con la· gravità diagnosticata dalla Confederazione del Commercio. Il rimedio consigliato sembra comunque sproporzionato al male ed inadeguato. Il blocco anche parziale delle licenze si ripercuoterebbe in modo negativo su tutta . la vita economica nazionale ed in via subordinata, proprio per questo motivo, verrebbe a ritorcersi contro gli stessi interessi di categoria. 59 Bibliotecaginobianco
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