Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

Editoriale Nel momento in cui scriviamo i risultati delle elezion·i amniinistrative sono stati resi n,oti in modo cliiaro e defiriitivo da poche ore soltanto; e sono appena usciti i giornali che interpretano quei risultati. Come era prevecl1Jbilel'interpretazione di gran lunga prevalente è quella. genericamente « ce-ntrista >>.· salvo qualche loclevole eccez1:one, i più · autorevoli osservatori politici italiani, capi degli uffici romani o direttori dei principali quotidiani: non, si sono per ora s-f orzati di andare al di là della sonimaria e imprecisa indicazione ricavabile dall'aumento di voti liberali e cli voti socialdemocratici. Vediamo pure che c'è chi si è spinto fino al punto di arrischiare iriterpretaziorii analitiche, sia nel senso dei voti che si sarebbero trasferiti da un partito all'altro, sia nel senso dei mu,tamenti che si sarf3bbero verificati nelle vari;e regioni del paese o nei differenti tipi di comune.· e anche in, questo caso si deve deplorare l'atteggiamento superficiale, e spesso tendenzioso, del giornalismo quotidiano in Italia, perchè non basta·no certo 24 ore di affrettati co1ifronti e l'esperienza di sala stampa per arrischiare interpretazioni analitiche di qu,esto genere. E infine vediamo che la stampa comunista e paracomunista corifuta in 1nodo grossolano e aggressivo le interpretazioni «centriste>> della stampa governativa, lasciando in sosta1iza l'impressione che, pure per i comunisti, eccezion fatta per i voti che essi hanno portato via ai socialisti, le cose sono rvmaste allo stesso pun.to in cui erano prima del 6 novembre: è insonima la solita interpretazione « frontista >>, non meno insufficiente di qiiella « centrista. >> se si vogliono interpretare politicamente i risultati delle elezioni e soprattutto le conseguenze delle elezioni. Fino a che punto l'interpretazione «centrista>> - e naturalmente anche quella « froritista » - è non solo superficiale, ma anche, come 3 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==