Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

tropolitani aventi una propria configurazione giuridica e adeguati poteri di amministrazione attiva e di coordinamento. È questa, tra l'altro, l'unica soluzione del problema delle aree metropolitane che in Italia sia uscita dal limbo delle discussioni puramente teoriche a ba'se di se e di ma, per essere trasfusa in un progetto di legge presentato alla Ca·- mera il 2 agosto 1958 dall'onorevole Malagodi e sottoscritto pure dai deputati liberali Barzini, Bozzi, Colitto e De Caro 20 • Si tratta indubai servizi manicomiali ed a quelli relativi agli infanti esposti; spetta pure alla provincia, in quanto non vi provvedano apposite istituzioni di beneficenza, il mantenimento dei ciechi e dei sordomuti poveri; e) sanità ed igiene, e più precisamente amminish·azione ·di tutti i servizi che si svolgono per mezzo del laboratorio di igiene e di profilassi che ogni provincia è tenuta per legge a istituire e organizzare nel suo capoluogo ed eventualmente per mezzo di sezioni distaccate in altri comuni del suo territorio; d) istruzione pubblica: in questo campo la provincia è tenuta a provvedere alla costruzione, manutenzione, arredamento, riscaldamento e illuminazione degli edifici destinati agli istituti tecnici, ai licei scientifici, agli istituti nautici ed a quelli medi di agricoltura. Spetta inoltre alla provincia fornire i locali ed il relativo arredamento ai provveditorati agli studi. Sull'organizzazione e sulle funzioni della provincia cfr. sopra tutto: G. SoLMI, La provincia nell'ordinamento amministrativo vigente, II ed., Padova 1953 e A. AMORTII, I problemi fondamentali della provincia (nel loro fondamento giuridico), in ,, L'amministrazione locale», gennaio 1960, pp. 21-27. 2 0 Arn PARLAMENTARI. CAMERA, III legislatura, Documenti, n. 235. Anche di recente non è mancatO\ chi, del tutto indipendentemente dalla proposta di legge in questione, ha voluto vedere nella provincia l'ente più idoneo a risolvere i nuovi impellenti problemi dell'amministrazione locale. Un alto funzionario del ministero dell'interno ha così espresso in proposito la sua opinione, nel corso di una sua conferenza: « Chi vi parla, per esperienza tratta da lunghi anni di lavoro a contatto con l'amministrazione locale, non soltanto è un convinto as·sertore della vitalità della provincia, ma vede in essa l'ente dell'avvenire, la chiave di volta di una sostanziale riforma dell'attuale ordinamento che non si limiti, come per ora avviene, alla proposta di insignificanti correttivi, quali sono quelli che si. riscontrano nei vari progetti di rifo1ma di iniziativa governativa e parlamentare, che prevedono solo irrilevanti modifiche nella struttura e nelle funzioni di organi o il trasferimento della competenza di alcune di esse, ma che riduca a pochi servizi di carattere insostituibilmente locale le attribuzioni dei comuni e gli altri trasferisca alla provincia; che, con tale trasferimento, potenzi e razionalizzi i servizi attraverso una qualificata organizzazione tecnica centrale; concentri delicate funzioni (quale è quella dell'accertamento tributario non sempre con serenità ed indipendenza assolto dagli amministratori comunali) nelle persone più provvedute degli amministratori provinciali, assicuri l' esecuzione di piani organici di opere pubbliche in funzione anche di una onesta perequazione tra comuni ricchi e comuni poveri; una siffatta riforma, oltre a snellire, a semplificare ed a potenziare in efficienza i servizi, risponderebbe alle esigenze 37 BibliotecaGino Bianco

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