della questione siano affrontati e risolti non già caso per caso e funzione per funzione, bensì in maniera organica e coordinata, tenendo conto della necessità di sta1 bilire un ragionevole equilibrio fra la metropoli ed i comuni circostanti. Senza contare che l'a,f-Bdarea un certo nun1ero di consorzi comunali, organismi puramente tecnici svincolati clai normali organi di amministrazione municipali, e per di più isolati, per il loro stesso carattere, dall'opinione pubblica, un_aparte no-n indifferente delle funzioni dei comuni, significherebbe inevitabilmente indebolire ancor maggiormente le già gracili strutture dell'autogoverno locale in Italia e precludersi così, a lungo andare, proprio la: via migliore per raggiungere un più equilibrato sviluppo delle comunità metropolitane. Maggiori probabilità di successo ed una migliore funzionalità avrebbe senza dubbio un unico -consorzio intercomuna'le, abbracciante l'intera area metropolitana e investito di attribuzioni di carattere generale in tutte le materie d'interesse comune. Sarebbe questa una soluzione intermedia fra quelle che si basano esclusivamente sui vigenti ordinamenti di amministrazione locale e quelle che prevedono invece la costituzione di organismi metropolitani del tutto nuovi per far fronte a situazioni di fatto che ormai hanno di gran lunga superato i termini tradizionali. Bisogna osservare però, a questo proposito, che nessun appiglio potrebbe trovarsi nell'attuale legislazione per giustificare la . creazione di consorzi di questo tipo, non limitati cioè nelle loro finalità e nella loro attività amministrativa all'esercizio di singoli servizi ben determh1ati; e che dovendo ricorrere ad una riforma legislativa in questo campo, tanto va1 le procedere sino in fondo e anziché fermarsi alle mezze misure, sempre ricche di inconvenienti e parche di risultati, tentare la via di istituti nuovi, che potranno anche ricl1iedere una fase di assestamento iniziale forse abbastanza lunga· e parecchio travagliata, ma che una volta rodati convenientemente potranno conseguire ben pjÙ duraturi successi, data la loro maggiore· aderenza alle effettive situazioni concrete per le quali furono studiati e creati. Inoltre, un consorzio del genere sopra accennato avrebbe il notevole svantaggio di presentarsi sempre (e di essere in effetti) no11 già come un corpo politico capace di suscitare l'interesse dei cittadini per i problemi della comunità e di stimolarli ad una partecipazione attiva e responsabile a·Ila vita pubblica sul piano locale, bensì come un remoto comitato di tecnici incaricati di provvedere con scn1polosa ma arida diligenza alla somministrazione dei servizi pubblici. essenzialj e che devono essere 35 Bibliotecaginobianco
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