Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

quasi come terra di colonia, jn funzione di u11 territorio da spianare e da liberare dagli ingombranti e uperati edifici esistenti, al fine di allargare la rete viaria della· metropoli e di soddisfare comunque le necessità di quest'ultima. Il risultato è stato quale era da atten<lersi da siffatte 1Jremesse, ossia lo svilimento dei vecchi nuclei costretti acl assistere im11otenti alla distruzione progressiva dei loro ambienti tradizionali senza neppure- avere la contropartita di veder sorgere più razionali e igienici ambienti di nuova formazione e di ottenere un'equa IJorzione dei servizi pubblici cittadini. Sopra tutto a 11ilano i comuni annessi nel 1923 rappresentano ancor oggi, in buona patte le zone de1Jresse della metropoli e costituiscono talvolta delle vere e proprie borgate prive di acqua luce, gas e fognature o comunqu dotate in 1nisura del tutto insufficiente dei più indispensabili servizi pubblici. Co1ne è stato osservato, è spettacolo normale nella periferia milanese, trovare le vecchie strutture urba11e dei comuni annessi semi demolite, con edifici diroccati, allargamenti e rettifiche stradali del tutto irrazionali ed inconcepibili com1)iuti enza tener in 11esun conto le loro esigenze particolari, le precedenti farine an1bientali piì1 o meno distrutte per esser sostituite da uno quallore più moderno ma' in sostanza non n1eno fatiscente 9 • Se poi il destino dei comuni che sono stati annessi durante il periodo fascista ad una grande n1eb·opoli è messo a confronto con qt1ello d iametraln1ente opposto della maggior part di quelli divenuti a loro volta limitrofi del capoluogo, i quali, grazie alla loro conservata autonon1ia, l1anno 11otuto avvantaggiarsi al massimo grado d 1 generale sviluppo economico e <lem grafico delle aree rnetropolitane ed in particolare del decentran1ento industriale residenziale, ci si può facilmente rendere conto delle buone ragioni che han110 le popolazioni 11oste immediatamente a rido so di una grand città di temere quasi come una calamità un'eventuale annes jone a quest'ultima, la cui opportunità del resto solo ben l)Ochi sostengono ancora- seriamente 10 • 9 Cfr. C. SANTI, Struttura urbana e preesistenze a1nbie11tali a Milano, jn « Comunità >> ottobre 1959, pp. 52-61. Esempi tipici del fenomeno sopra descritto sono sopra tutto Musocco, Njguarda, Vigentino, Affari. 10 Significativo a que to riguardo è anche il destino dei comuni annessi 8: Napoli nel 1925 e 1926, che è tato preso in esa1ne da E. LuoNco-A. OLIVA, La « banlieue » napoletana, in « Nord e Sud», aprile 1960, pp. 77-106. <( L'accentran1ento amministrativo - hanno osservato in proposito i due autori - che, secondo le intenzioni dei legislatori, avrebbe dovuto produrre effetti risolutivi ai fini del miglioramento delle condizioni economiche e sociali, determinò una lunga serie di inevitabili com31 Bibliotecaginobianco

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