con il mondo culturale: « non più antitetiche le forze della pratica e quelle dello spirito, ma armonicamente fuse per la continuità e lo sviluppo civile dell'Unità italiana, e perchè in questa abbiano il posto più degno, con j loro risvegliati valori, l'antica civiltà e la giovane iniziativa del Mezzogiorno ». [R. C.] Arte e letteratura Mc CuLLERS - Risalgono al 1951 questi racconti di Carson Nlc Cullers che Nlondadori pubblica nella collezione Medusa diretta da Vjttorini. « La ballata del caffè triste » è il più lungo ed intitola H libro (h·adotto da Franca Cancogni); d Ila scrittrice georgiana in Italia si conosce soltanto « Riflessi in un occhio d'oro» (1941) edito anni fa da Longan si. In una America che intorno al '40 aveva i gros i nomi della sua letteratura pienamente operanb (oggi le « querce» sono silenziose) H debutto della Mc Cullers fu subito un cc caso » : due racconti ulla rivista cc Story » a diciott'anni e poi il primo romanzo cc The Heart is a Lonely Hunter ». Ancora nel '46 cc The Mem ber of the Weddjng » : poi qualche rarissimo articolo per « Esquire » ed un dramma. Da tempo sta lavorando ad un romanzo sul tema della morte con gran fatica, nel suo isolamento a Nyack presso New York: vive in una casa curjosamente meridionale con la sorella ed una governante negra dopo la h·agica morte del marito. Parlando della Mc CuUers non si può prescindere dalla sua n1atrice n1eridionale, e non per situarla in quel gongorismo del Sud che in Faulkner, ad esempjo, agita mostri di forme e contenutL Eppur l'immaginazione della scrittrice trae dalle origini sudjste analoghi e più blandi fermentj. L'atmosfera inequivocabile del suo paese, quel decadentismo ora sottilmente jmpalpabile ora corposo, i simboli che in Faulkner, Capote, Williams, ecc. si aggroviCTliano nella retorica dello spasimo (di cui Elia Kazan sar~ l'interprete in cinema e teatro) nella Mc Cullers si fondono ad una eleganza virtuosistica, levigata in uno stile raffinatissimo più dalla parte delle idee che del culto dell'esperienza. Pare quasi di veder realizzata in essa la. riunione di quelle doti che il critico Philip Rahv spartì nelle due categorie di scrittori dell'Ottocento americano: l'estetismo sofisticato ed elegante dei Visi Pallidi (tipi come Poe, J ames e l'ultimo di essi T. S. EUot) e cc tutta la realtà amerjcana » dei Pellirossa ( da Whitman a Twain, da Anderson a Dreiser a Wolfe ... i pionieri insomma). Dunque, i succhi autoctoni del Sud, nel filtro della sensibilità precoce e dolorosa della ~!le Cullers, si stemperano in una elegia fantastica e certi toni quasi fiabeschi, sun·eali, e paesaggi fermi in una stupefatta fotografia del tempo, e colori, non invadono gratuitamente la realtà, ma la toccano fino a sospenderla in un'aria magica senza esagerazioni medianiche, niente morbosità compiaciute e scatenate nevrosi. Su ogni personaggio però e' è il segno dell'eccezionalità tipica, così cor125 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==