Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

di 180 pagine) e - come abbiamo detto all'inizio di questa nota - non muove da interessi specificamente sociologici. Ma adesso la nostra asserzione sulla rilevanza sociologica di questo campo per gran parte ancora inesplorato sarà forse meglio accolta. Alla fine non è solo un più che giustificabile vuoto dei nostri studi sociologici quello che si scopre attraverso le pagine del de Vio. La letteratura sociologica in genere non offre, in questa materia, molto da scegliere. Ci si è occupati dell'argomento quasi sempre da un punto di vista economico e di tecnica mercantile: ennesima riprova della genesi pratico-empirica di questo come di tanti altri temi di ricerca sociale, ossia della sociologia che è più concretamente e fruttuosamente attjva nel contesto degli studi contemporanei. Conta pure qualcosa che, in modo più o meno diretto, molte delle sue osservazioni il de Vio le abbia dovute derivare da romanzi e da alb·i testi letterari. [G. G.] Saggistica Rizzo - In un mo1nento come l'attuale, in cui è più che mai fervida la discussione sul Mezzogiorno, è senz' alh·o utile aver fatto luce sull'attività meridionalistica di F. S. Nitti, uno dei nostri maggiori studiosi della questione meridionale, personalità fra le più complesse e quindi fra le più discusse della vecchia Italia liberale prefascista. Ci riferiamo al volumetto di Franco Rizzo, autore di analoghi studi su altre importanti figure di meridionalisti, apparso, or è qualche mese, nella collana Universale Studium (F. S. Nitti e il Mezzogiorno, Editrice Studium, Roma, 1960, pp. 131, L. 300). Lo schema adottato dal Rizzo nell'esaminare l'attività meridionalistica di Nitti, se non ha il pregio della sistematicità (né d' altronde a -rebbe potuto averlo facilmente, dato che l'attività di Nitti si svolse - come 1 A. stesso fa osservare - a molteplici livelli, da quello dell'indagine scientifica, a quello della polemica politica e a quello della propaganda), ha nondimeno il merito di porre in risalto i punti essenziali per una discussione che possa risultare tuttora viva ed attuale sulla personalità politica di Nitti e sulla sua opera. I temi fondamentali risultano chiaramente dalla stessa struttura del libro: i capisaldi della politica estera nittiana; l'opera di capo del governo dal gjugno 1919 al giugno 1920; il programma per il Mezzogiorno, che Nitti venne formulando in più di un ventennio di attività di politico e di economjsta, dagli ultimi anni del secolo scorso sjno all'avvento del fascismo; la polemica sull'emigrazione, caratteristica di ogni battaglia meridionalistica. Esprimere un giudizio definitivo sulla personalità e l'opera di F. S. Nitti - afferma giustamente il Rizzo nella breve introduzione al volume - sarebbe compito oltremodo arduo. La personalità di Nitti è in effetti b4 oppo ricca di contraddizioni perchè la si possa definire altrimenti che per questo suo b◄atto veramente fondamentale. Fornito di una sensibilità del tutto moderna per ciò che concerne i compiti e le funzioni dello stato nella società contemporanea, 119 Bibliotecaginobianco

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