Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

del Segretariato per la gioventù era cominciata nel clima favorevole alla stampa giovanile determinato dalla circolare del ministro Martino, mediante l'istituzione di un premio per i migliori giornali studenteschi, e si era conclusa con il convegno tenuto in occasione della premiazione, nel be11 mutato clima instaurato dalla circolare del nuovo ministro, on. Ermini, in cui i giornali studenteschi erano visti con sospetto e la loro esistenza era posta alla mercè della volontà dei Presidi 8 • Questa circolare ft1 oggetto di unanimi accuse al convegno: quasi tutti coloro che presero la parola ne chiesero l'abrogazione o comunque ne denunciarono la· pericolosità. La riunione di Roma, per la franchezza che caratterizzò il dibattito e soprattutto per la notevole politicizzazione che mise in luce nei partecipanti, ebbe il merito di scoraggiare ogni tentativo ufficiale di ledere 1 autonon1ia della stampa studentesca: essa fu infatti l'ultima di quelle organizzat sul piano nazionale e l'ultima occasione in cui le autorità si occupano ufficialmente dei giornali deg]i studenti. In quanto al premio per i migliori giornali studenteschi, se l' iniziativa si fosse ripetuta regolarmente anche negli anni s11ccessivi, per la sua dotazione relativamente imponente, avrebbe potuto giustificate l'accusa di << tentativo di corruzione », rivoltagli da Azione Stuclentesca 9 • Poichè invece il premio fu assegnato solo in quell'anno, risultò di grande utilità per mettere in luce i migliori tra i giornali che allora si pubblicavano. La co1nmissione giudicante, pr sieduta da Elio Vittorini, proclamò vincitori, per la sezione giornali cittadini, Il Portico e, tra i giornali di istituto, Il Caffè, ambedue di Milano. Con Il Portico si premiava un giornale che aveva avuto la vita dura e che era ben lungi dal piatto conformismo che ci si aspettava del vincitore di un premio para1ninisteriale: si trattava di un piccolo foglio ciclostilato diretto da Giancarlo Buzio che riuscì a inserirsi con 8 La circolare E1mini, del 27 dice1nbre 1954, metteva in guardia i presidi contro i casi di possibile sfruttamento a fini politici dei giornali studenteschi, ribadendo « le inderogabile necessità di un oculare e attento controllo al fine di vietare con pronta decisione e ferma energia la diffusione nella scuola stessa di giornali scolastici del genere ». Poichè tutti i giornali studenteschi seri fanno della politica e dato che non è facile per i presidi vedere quali la facciano in modo autonomo e quali no, risulta chiara la pericolosità della circolare dell' on. Ermini; essa non è stata abrogata nè risulta ne siano state diramate altre: per quanto non venga sempre applicata essa è ancora lo strumento che regola la vita della stampa studentesca. 9 M. V., Un convegno sconveniente, -cit. 103 Bibliotecaginobianco

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