Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

/ di punto per scavalcare altri concorrenti, o per esserne scavalcati, ognun vede come i timori espressi in passato avessero ragion d'essere. Eppure nei concorsi espletati a tutt'oggi i membri delle varie sottocommissioni lavoravano nel medesimo edificio, magari nella medesima stanza e, volendo, potevano scambiarsi quotidianamente le impressioni, rettificare i c1iteri di giudizio, insomma, nel contatto quotidiano poteva110 giungere ad un affiatamento tale da consentire, n~i limiti delle possibilità umane, l'adozione ,di t1n metro abbastanza uniforme per misurare la preparazione di concorrenti che provenivano da Bolzano e da Trapani, da Cuneo e da Lecce, con esperienze e bagagli di cultura diversi, in modo da dare alle prove del concorso un carattere veramente nazionale. Come potranno fare tutto ciò commissari che lavoreranno in sedi lontanissime tra loro, e che magari non si conosceranno n-eppure? Infatti l'art. 8 prevede la riunione presso il Ministero dei soli presidenti di commissione. Da un :punto di vista puramente tecnico il rin1edio del decentramento delle sedi dei concorsi ci pare ,dunque inefficace per quanto riguarda l'alleggerimento e lo sveltimento della procedura, e pericoloso per l'attuazione di quello che è il presupposto ideale di un concorso nazio11ale, l'uniformità (almeno teorica, almeno la maggiore possibile un1anamente) della misurazione e della valutazione: Ma e' è di più. La scuola non vive nel mondo iperuranio, bensì in questq mondo terreno, ed è condizionata dalla storia e dalla geografia: il suo funzionamento quotidiano risente le influenze dell'ambiente in cui è chiamata ad operare. Non è un mistero per nessuno che i criteri di valutazione per motivi complessi, che non è il caso qui di approfondire, sono più severi o più blandi a seconda delle zone; in particolare vi sono università in cui anche un 18 è sudato, ed altre in cui i 30 si possono conseguire con discreta facilità; e lo stesso dicasi per i voti di laurea. L'unicità della sede di esame per le abilitazioni e per i concorsi aveva appunto lo scopo, tra gli altri, di riparare a questa difformità di metro : ,difformità che forse è impossibile eliminare del tutto dalla faccia della terra (si verifica anche in paesi, come la Gran Bretagna, con -differente regime scolastico e senza l'assillo dei problemi sociali e di costume che affiiggono l'Italia), ma che costituisce una sfacciata ingiustizia nel momento in cui, con i t_itoli di studio rilasciati in siffatto modo; si deve fare una graduatoria tra i concorrenti e stabilire chi avrà un posto e uno stipendio e chi non lo avrà, chi merita di insegnare in una scuola dello Stato {di tutto lo Stato, da Aosta a 90 BibliotecaGino Bianco

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