danaro - ad alcuni enti religiosi, usi ecclesiastici o direttamente a . . vescovi e parroci. Un esempio chiarisce meglio l'assurdità delle istituzioni censuarie, pur restando immutata la necessità di un inquadramento storicogiuridico (nell'ambito dell'enfiteusi, i cui primi esemplari incisi su tavole di bronzo risalgono a trecento anni a. C.) per un problema così complesso che esula dal nostro discorso. Innanzitutto, ad onta di alcuni avvisi contrari, invero molto deboli, censi, livelli, decime 2 ed altre co11simili prestazioni sono vere sopravvivenze feudali in contrasto con la Costituzione della Repubblica. Dunque, a Mirabella' Eclano, un paese della provincia di Avellino, vi sono contadini che pagano ai prelati del cc Tesoro di S. Gennaro » in Napoli un censo di 1600 tomoli di grano. La creazione di questa rendita perpetua risale a Gioacchino Murat, dinanzi a'1le cui truppe il miracolo della liquefazione del sangue di S. Gennaro, conservato nell'ampolla dai prelati del cc Tesoro », avvenne rapidamente, con fa:- vorevole e beneaugurante auspicio. Il Re, per rendersi benemerito del cc Capitolo » prelatizio, costituì su. alcune terre di questa parte dell'Avellinese il gravame della rendita in natura'.. Risulta poi da una statistica catastale che nella stessa regione soltanto 2575 ettari di terra sono di proprietà di enti di culto e delle opere pie della provincia. Ma il sistema dei censi grava' su 30.000 ettari di terra, fino a comprendere circa 35.000 partite catastali. In buona parte del Meridione, perdurano situazioni del genere che spesso valicano il profilo strettamente giuridico per coinvolgere, secondo tristi abitudini secolari, quello morale e religioso. E chi soccombe è il contadino, oppresso dal suo reta'ggio di antica paura. A Nusco 3 si pagano censi al capitolo della 2 RICCARDO RAIMONDI, Enfiteusi - Censi - Rendite e Svalutazione monetaria, Napoli 1949, pag. 70: « Erano dette decime dalla decima parte dei fn1tti, gli obblighi che si contraevano originariamente dalla popolàzione in favore dei primi ministri della chiesa1 cristiana, per il loro sostentamento ed in corrispettivo dei servizi di culto. Antichissima, tradizionale usanza risalente alla Bibbia ... Durarono fino ali' a·bolizione delle feudalità, alla quale concorsero per la loro esosità ». 3 È uno dei tanti paesi dove si riscontrano queste imposizioni. Ne è attento ricercatore per ragioni professionali l' avv. Giuseppe Lanocita di Salerno, demanialista specializzato. Egli cura numerose controversie legali per conto di contadini avverso organizzazioni ecclesiastiche e famiglie beneficiarie di censi, livylli e decime di .sopravvivenza feudale. L' avv. Lanocita ha ricavato elementi del genere anche dall'Archivio di Stato di Avellino a proposito di Villanova del Battista. In questa piccolissima località la principessa Trione di Villalba ed il marchese Ama tu cci 81 BibliotecaGino Bianco
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