dito ai lavoratori dipendenti nel complesso, reddito che si è accresciuto fortemente negli ultimi anni (8,2 per cento in lire correnti), occorrerà che gli attuali incrementi annui salariali siano portati -· fino a quando sotto questo aspetto esisteranno differenze internazionali - da una misura media annua del 3,9 per cento, al 5, poi al 6, poi al 7 per cento. « Anzi, quando il progresso tecnologico fosse penetrato al 100 per cento nell'intera economia italiana, con la sua caratteristica saliente di ridurre praticamente a zero l'incremento dell'occupazione in molti rami produttivi, e di diminuire la massa degli investimenti per unità prodotta (data la caduta del livello dei prezzi dei beni strumentali rispetto agli altri prezzi), è indispensabile che allora gli incrementi annui salariali si portino allo stesso livello dell'incremento del reddito nazionale. O addirittura che lo superino, in quanto la quota del reddito nazionale toccante al capitale dovrà attenuarsi proprio in funzione delle cause che già hanno aperto il corso di questo fenomeno ». Quattro incentivazioni decisive ed essenziali sono apportate dagli incrementi salariali al progresso economico. La prima è che aumentano il cc passo » di ingresso del progresso tecnologico. La· seconda è che si riflettono immediatamente nei settori delle produzioni dei beni di consumo, i quali rappresentano circa i tre quarti di tutta l'attività economica nazionale, e sono perciò quelli a cui si deve portare la maggiore attenzione (oltre ad essere i soli settori in cui è ancora possibile una maggiore occupazione netta). La terza incentivazione è che, specie quando il livello dei salari sarà diventato elevato, i risparmi, e per conseguenza gli investimenti, saranno sempre più creati con i redditi dei lavoratori « dipendenti », e sempre meno con quelli dei lavoratori e< indipendenti ». La qua1ta è che il profitto industriale sarà ridotto come entità unitaria (profitto per unità prodotta). Vantaggio particolarmente decisivo per la futura dinamica, poichè il fondo totale dei profitti potrà accrescersi solo espandendo la· massa totale della produzione, e non attraverso il malthusianismo produttivo. Con quest'ultimo ogni lira di profitto l1a un effetto sullo sviluppo del reddito nazionale assai inferiore a quello della stessa lira destinata alla· retribuzione salariale. E ciò sia nel sostenere le funzioni di produzione dei beni di consumo (nel loro complesso), sia nella formazione degli investimenti, i quali, quando assumono la forma dell'autofinanziamento, non di rado, specialmente in Italia, significano creazione di doppioni di attrezzature industriali lavoranti in limiti inferiori alla capacità (appunto perchè tali 79 . Biblioteca Gino Bianco
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