111a11t0ra le riserve <li amrnortamento delle masse disponibili per investimenti totalmente nuovi. Un altro rapporto economico destinato a variare nella nuova fase del progresso tecnologico è ovviamente la complessa relazione tra forza produttiva sprigionata dai lavoratori e macchine in genere; tra numero e quantità di produzio11e ottenuta da imprese piccole e grandi; tra lavoratori dipendenti e indipendenti, e tra lavoratori operai e non operai. Intanto è sicuro che si avrà l'estromissione di un ingentissimo numero di lavoratori (o un loro molto minor a·ssorbimento) da certe attività fondamentali come l'agricolt11ra e vari rami industriali, e inoltre da alcune specie di professioni indipendenti. In tutto il mondo occidentale l'aumento della produttività sopravanza quello della manodopera nel complesso delle industrie. Una: volta che il progresso tecnologico penetrerà anche in Italia nei vari settori e sottosettori che finora hanno assorbito lavoratori, sarà il fattore politico a trasformare le istituzionì sulla .base del riconoscimento generale. che in tali condizioni l'incentivatore e stabilizzatore del progresso può esser costituito unicamente dai consumatori; cioè può esser dato sia da sempre maggiori salari (per accrescere i consumi privati), sia dalla riduzione della vita lavorativa in tutti i suoi aspetti (riduzione della· settimana lavorativa, elevazio11e dell'età scolastica, anticipo del periodo di pensione), sia infine dai consumi pubblici e para pubblici (con lo sviluppo delle attività terziarie e dei servizi pubblici, incluse le assicurazioni sociali). Per questo - dice De Maria - l'atteggiamento di una parte della classe dirigente economica e politica italiana, che si ostina a trattenere i consumi e l'ascesa delle retribuzioni e l'estensione dell'economia mista, è totalmente privo di senso. Qualora si protraesse ancora', minaccerebbe di far tornare in _quiete un fenomeno, come il progresso tecnologico, che per il fatto di essere entropico deve stare in movimento lungo le sue direttrici naturali. Anche nelle relazioni economiche internazionali lo sviluppo tecnologico è destinato ad apportare importanti modifiche. Finora• ogni paese tendeva a specia'lizzarsi in certe produzioni per comprare cc con il ricavato » altre merci che per lui avevano un costo comparativo maggiore, data· la limitata mobilità delle risorse naturali, del capitale e del lavoro. Oggi, almeno nel caso limite, tutti i paesi sono in grado di creare st1rrogati identici, o anche migliori, delle materie prime e ausiliarie, e delle energie occorrenti ad una larga gamma di prodotti. In questo senso lo sviluppo tecnologico è in grado di trasformaTe radicalmente 76 Biblioteca Gino Bianco
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