De Maria ritiene urgente riesaminate il fondamento dei teoremi economici finora ritenuti indiscutibili e in base ai quali, in ultima analisi, è impostata tutta la politica economica, nonchè molte nostre istituzioni e lo stesso comportamento razionale del singolo. Si tratta, in particolare, del teorema del risparmio, della teoria della libera concorrenza e del mercato individualistico (come condizioni imprescindibili per realizzare il massimo vantaggio generale) e del teorema· dei costi comparati nelle relazioni economiche internazionali. Il progresso tecnologico è l'unica quantità economica totalmente cc entropica ». Non hanno questa natura, invece, le .altre quantità eco11omiche: popolazione, reddito nazionale, spese pubbliche, consumi, risparmi ed investimenti, prezzi, costi, salari, rendite, la stessa produttività aziendale. Esso è l'unico ad incrementarsi sempre, ad essere una costante non temporanea. Un tempo l'applicazione del progresso tecnologico dipendeva essenzialmente da due fenomeni: le scoperte scientifiche e l'accumulazione del risparmio. Fenomeni, allora, lentissimi, ma che nella nuova fase hanno mutato considerevolmente natura. L'applicazione del progresso tecnologico non incontra più limiti da' parte della massa degli investimenti necessari, perchè questi possono ormai crescere con velocità enorme. In Italia ci vollero 40 anni (dal 1864 al 1904) per moltiplicare gli investimenti lordi per due. Per il successivo raddoppiamento occorsero 30 anni, dal 1904 al 1934. Per raddoppiare ancora bastarono 17 anni. L'ultimo raddoppiamento ha richiesto solo 8 anni, dal 1951 al 1959. Nel futuro questo tempo sarà molto accorciato, e quindi il gra·do di dinamicità di tutte le imprese, anche artigiane, e delle varie economie nazionali, andrà misurato con scala diversa da quella specifica del capitale. Anche dal lato delle possibilità di nuove scoperte industri~li non c'è alcuna probabilità che il progresso tecnologico si arresti, dato il gran numero di centri di ricerche aziendali ed extraziendali, e la crescente velocità di circolazione delle notizie relative. Secondo De Maria è fatica vana cercare di misurare gli effetti del progresso tecnologico stil reddito nazionale mediante il criterio della cc produttività per dipendente addetto ». Criterio utile quando il confronto riguardi singole aziende o reparti di un'azienda, ma improduttivo quando si passi a campi più vasti, come un ramo industriale o un grande settore economico, perchè i fattori condizionanti lo sviluppo del reddito nazionale sono numerosi e variabili. È invece possibile dire, nei limiti dell'esperienza, di quali rapporti del sistema economico il 74 Biblioteca Gino Bianco
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