Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

clistratti e provinciali di quelli che vedevano la luce al principio del secolo 27 • Dall'analisi di tutti gli aspetti della realtà salemitana cui abbiamo fatto cenno, è lecito trarre talune conclusioni di ordine generale. La complessa realtà saler11itana appare in evoluzione. L'incremento demografico - una volta avviata l'osmosi nella varia stratificazione sociale - finirà per essere la controspinta più efficace allo sbandamento accusato dalla produzione al momento dell'emissione di nuove forze di lavoro sul 1nercato già saturo. Sarà proprio questa forza esuberante, che fino ad ora non ha trovato lo sbocco desiderabile, a stimolare quel1' attività produttiva verso la quale le unità più operose si sono già mosse. La produzione orticolo-industriale (anche se interessa 11n'area lJiÙ ampia di quella del capoluogo) si è dimostrata la più remt1nerativa e lo potrà essere di più nell'ambito del Mercato comune. Lo sviluppo di produzioni industriali 1neglio aderenti alle risorse del suolo e alle disposizioni degli imprenditori locali deve essere favorito, aprendo, nello stesso tempo, la porta il più possibile alle iniziative del Nord. Ma l'uno e l'altra troveranno possibilità di riuscita solo se la qualificazione I)rofessionale farà scomparire la massa di manovali che si offrono per qualsiasi lavoro, ma che nella civiltà produttiva moderna, non sono utilizzabili. I dati relativi al settore scolastico hanno rivelato che il predominio dell'indirizzo umanistico degli studi non è assoluto: i salernitani si distribuiscono in h1tte le scuole esistenti, tanto che l'istituto per ragionieri e geometri è più frequentato del liceo classico. Il problema risulta dunque in questi termini: se una qualificazione professionale è richiesta dalle forze produttive, è verso quel tipo di specializzazione 27 Tre ( « La Voce di Salerno », « Tribuna Sud », « Orientamenti ») sono di ispirazione cattolica; uno ( « La guida del popolo ») comu11ista; il quinto ( cc L'eco de} popolo ») si distingue per il suo mecenatismo in favore di verseggiatori in vernacolo. La stampa quotidiana nazionale è diffusa in questa misura: cc Il Mattino» e il cc Roma », che dedicano entrambi due pagine di cronaca a Salerno, vendono rispettivamente 1.700 e 1.600 copie; cc Il Tempo » 750, cc Il Giornale d'Italia » 150, cc Il Messaggero » 50, cc Il Paese » 60, « Paese-sera » 130, « Il Secolo d'Italia » 70, « L'Unità » 180, « L'Avanti » 90, « La Stampa » 90, cc Il Giorno » 150, « Il Corriere della Sera » 100. I settimanali illustrati vantano la seguente diffusione: « Oggi » 1.400 copie, « Tempo » 850, « Epoca » 300, « L'Espresso » 220, « L'Europeo » 250, « Il Borghese » 130, cc Settimo giorno » 70, « Il Mondo » 40, « La Domenica del Cartiere » 2.300, cc Sogno » 1.500, « Sorrisi e canzoni» 1.500, « Grand Hotel » 3.600, cc Intrepido » 1.050. 69 BibliotecaGino Bianco

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