TABELLA B Elezioni 1948 1952 1953 1956 1958 . . DC 20.530 12.862 14.142 16.353 21.377 PC - PSI 9.917 - - - - . PC - 3.896 5.690 5.762 10.034 PSI - 9.853 9.111 8.998 8.555 MSI 1.407 4.640 4.470 - 4.195 PNM 6.848 11.437 11.040 - 4.432 PNM · MSI - - - 10. 718 - PMP - - - 4.255 1.514 PSDI 1.487 1.384 1.997 2.212 1.808 PLI 2.732 2.088 1.034 2.679 2.138 , - PRI - - 315 - 696 ni psicologiche per fagocitare, tra ii '57 e il '58, alcuni elementi della destra divenuti nel frattempo assai meno esigenti. Le elezioni del '56 segnano dunque la svolta dell'elettorato salernitano. La DC, tesa alla conquista della maggioranza, propose una lista che comprendeva tutti gli esponenti del sottogoverno locale. I risultati sorpresero l'on. De Marti110 al secondo posto, dopo l'ex Segretario generale del comune, Alfonso Menna, che fu quindi eletto Sindaco, mentre nella giunta, tutta democristiana, entrarono a far parte il Presidente del~a Camera di Commercio, il Direttore degli Ospedali Riuniti, il Direttore provinciale dell'Ufficio di Registro, il Direttore provinciale delle Poste. Sul piano interno di partito la DC aveva camminato ancora più speditamente. Bernardo D'Arezzo, portato dall'on. De Martino alla carica di segretario provinciale, creò un'organizzazione efficace, forte1nente centralizzata, che in alcune occasioni si è scontrata con la organizzazione clientelistica preesiste11te per lo più gravitante intorno al leader provinciale. Nella stesso tempo le organizzazioni cattoliche divennero sempre più attive proponendo alle cariche direttive, nel partito e nelle amministrazioni pubbliche controllate, uomini di loro fiducia. La segreteria provinciale di D'Arezzo svelò poi per la prima volta 64 Biblioteca Gino Bianco
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