Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

Alle elezioni politiche del '48 Carmine De Martino, fino allora il più attivo degli imprenditori della provincia, raccolse un suffragio di proporzioni considerevoli anche a livello nazionale, e conquistò così la leadership provinciale del partito. Egli, col passare degli anni, ha scoperto del tutto le sue aspirazioni: puntando decisamente sulla forza economica e sulle arti del sottogoverno, all'interno del partito ha ostacolato ogni sorta di organizzazione stabile; e fuori di esso ha agito con i metodi classici del paternalismo, con la suggestione di ampi piani di opere pubbliche e di interventi contingenti da parte dello Stato. Sfruttando la nuova ventata qualunquistica il partito monarchico, apparentato con i missini, riuscì però a vincere le elezioni amministrative · del '52, e a portare al sindacato Mario Parrilli, il più interessante uomo politico che la destra abbia saputo esprimere sul piano locale dopo la restaurazione democratica. Il fatto preoccupò a tal punto i democristiani che, trovando alleati i socialisti, provocarono }'annullamento delle elezioni e la nomina di un commissario, rimasto poi in carica per tre anni. Alle consultazioni politiche dell'anno successivo i risultati in , percentuale furono i seguenti DC 29.01; PNM 22,64; PSI 18,69; PCI 11,67; MSI 9,16; PSDI 4,09; PLI 2,13; USI 1,52; PRI 0,64. La DC perse circà 5.000 voti in cifra assoluta rispetto alle elezioni del '48, a 1 vantaggio dei partiti di estrema destra e soprattutto del partito monarchico che passò da 15,31 al 22,64% dei voti. Comunisti e socialisti assieme dal canto loro passarono dal 22,18 al 30,53% (Cfr. Tabella B). La segreteria democristiana vide da allora il pericolo principalmente a destra. Iniziò così una vasta azione di ralliement in quel settore,. che frattanto si divideva fra covelliani e laurini. Era la buona occasione per la DC di esercitare una pressione organizzata sui molti girella e avventurieri del PNM, alla base e al vertice. L'azione non sollevò proteste o segni di ripulsa: la pubblica opinione più lassista, lungi dall'approfondire i termini di un tal fatto di costume, ne trasse conseguenze interessate: passò dalla parte del più forte, perchè, pensò, « meglio esser servo del padrone, che servo del. .. servo del padrone » 18 • Gli effetti di questo diffuso trasformismo si registrarono già alle elezioni amministrative del '56 con l'avanzata della DC e il regresso dei due partiti monarchici; nello stesso tempo la DC stabiliva le condizio1 8 RUGGERO MoscAn, A Salerno e' è posto solo per la dc., in « La Tribuna » del 19 gennaio 1958. Biblioteca Gino Bianco

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