Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

luogo, cioè, dove la vita associata poteva .affermarsi più sicuramente. Alla volta di essa - l'unica città nella vasta zona compresa tra Napoli, Bari e Reggio Calabria - si è diretto l'esodo di studenti, di aspiranti professionisti, di speculatori, di piccoli agricoltori, arricchitisi nella congiuntura bellica e che ora aspiravano alla cc comoda » vita cittadina. L'aumento della popolazione di Salerno 3 , attesa la sua prevalente origine immigratoria, ha perciò una matrice ben definibile: l'evasione da precarie condizioni di vita, dall'arretratezza sociale, dal pauperismo in senso lato della provincia. La medesima matrice che, come si vedrà più oltre, determina l'evasione dalla stessa città degli inurbati e di individui di estrazione cittadina, che o sono alla ricerca di una scelta professionale o legittimamente aspirano a forme di vita più umane. Fenomeno, dunque, comune alla provincia come al capoluogo per gli stessi aspetti finali, ma con moventi e componenti diversi. L'emigrazione dal capoluogo è spinta dal bisogno di evadere verso esperienze professionali (siamo in uno stadio più avanzato rispetto alla periferia: le prospettive sono su un piano di scelta professionale, di specializzazione, di adesione a forme di vita intellettiva più evolute). L'immigrazione dalla provincia in città è stata invece mossa dal bisogno di un reddito che consentisse qualche cosa di più di una già insufficiente nutrizione, determinata dalla possibilità di uscire da una vita asociale quale quella che l'emigrato conduceva nell'aggregato originario. Vale a dire che quando gli abitanti dell'entroterra povero hanno capito che dovevano guadagnarsi fuori dalla insufficiente area rurale di origine i beni più elementari, hanno cominciato ad emigrare: oltreoceano prima; poi, ristrettasi questa valvola di sbocco, verso le regioni cisalpine e transalpine, verso l'Appennino-tosco-emiliano 4 e, naturalmente, verso il capoluogo. La popolazione di Salerno è salita nel dicembre del '58 a 106.089 unità. Il censimento del '51 aveva registrato 90.753 abitanti e nel '57 l'ufficio statistico del comune segnava già un· aumento di 12.235 unità. 3 Dal 1861 al 1951 la popolazione di Salerno ha avuto il seguente incremento: Censimento 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1951 Popolazione 29.031 27.759 31.245 42.727 45.682 53.627 65.518 90.753 · 4 Cfr. CORRADO BARBERIS, Insediamenti di coltivatori meridionali nell'Appennino dl Forli, in « Rivista di economia agrari~ », settembre 1957. 51 Bibliotec_aGino Bianco •

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