Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

PAESI E CITTA. Salerno Salerno, centro storico e geografico di una provincia di 4.922 chilometri quadrati, confinante con quelle di Avellino e Potenza, ha negli ultimi venti anni aspirato a diventare la « polpa » di tutto l'hinterland rurale e industriale che ad essa fa capo. Delimitata a nord-est dal comprensorio dell'Agro nocerino e sarnese, a sud-est dalla Piana del Sele e, più oltre, dall'assai dep·resso Cilento, Salerno è cresciuta in mezzo ad aree di « sistemazione », di « sviluppo ulteriore » e di « sviluppo integrale » 1 • Nocera Inferiore, Sarno, Scafati, Pagani, sono centri sorti sulla fertile terra della piana vesuviana e tendono a diventare città, senza uscire dalla realtà rurale, sviluppata in tutte le sue possibilità di attività primarie e secondarie. Dall'altra parte, per un'estensione di ha. 41.207 la piana del· Sele è stata sottratta dalle opere di bonifìca alla malaria e allo sfruttamento estensivo, ed è ormai una vera e propria regione di insediamento collettivo, a struttura agricolo-industriale, capace di determinare un'evoluzione degli scambi fra campagna e città. Salerno, centro amministrativo e sbocco naturale di questo entroterra., è naturalmente fulcro di tutta l'economia provinciale: consolidatasi con le energie della campagna, divenuta l'invaso di quasi tutta la ricchezza provinciale, ha assunto il ruolo di centro direzionale e di consumo nello stesso tempo. Ancora nei primi anni del Novecento resisteva, saldamente legata allo sfruttamento estensivo della terra, una ricca borghesia commerciale fiorita intorno ai cotonifici, impiantati nel secolo precedente da forze non autoctone. Ma quando Sal~rno ha tentato la sua cc rivoluzione industriale », in quel momento ha rischiato di sperperare le sue energie, proprio per la mancanza di una solida · 1 Fru.NcEsco COMPAGNA, Città vecchie e centri industriali nuovi, in « Nord e Sud», settembre 1959. 49 Biblioteca Gino Bianco . .

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