Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

si sentirono costretti, facendo buon viso a cattivo giuoco, ad imitare certi suoi atteggiamenti che erano luminosi esempi di modestia, di discrezione, di dignità. L'omaggio reso a Benedetto Croce nel finto quotidiano da giorna·- listi i quali affermavano cc di non aver voluto accettare alla lettera il suo ragionevole ed ammirevole rifiuto di onoranze » acquistava qua e là, come si è detto, tono rjspettosamente scherzoso. Leggiamo infatti nella prima pagina, sotto il titolo : cc Un comune che cambia nome », la notizia che il Consiglio comunale di San Benedetto del Tronto << ha nella seduta odierna deciso di cangiarsi il nome di San Benedetto del Tronto in San Benedetto Croce del Tronto ». Leggiamo anche in unff delle pagine interne della pubblicazione che « una carovana di abruzzesi, mossasi da Sant'Eusanio del Sangro per venire a rendere omaggio al Filosofo, è rimasta· bloccata dalla neve tra i monti e invoca soccorso». Persino la rubrica cinematografica di quel giornale fasullo trova modo di nominare, celiando garbatamente, Benedetto Croce poichè annunciava che cc anche il mondo cinematografico napoletano ha voluto associarsi alle onoranze, non ufficiali, ma non per questo meno affettuose, tributate all'insigne concittadino prof. Benedetto Croce per il suo compleanno. A tal fine il cav. Artt1ro Minieri è riuscito a procurarsi una copia nuova del famoso film ' Accadde una notte' nella indimenticabile interpretazione di Claudette Colbert, e la fa proiettare da ieri nel Cinema Teatro Delle Palme. La scelta del film è dovuta al fatto che la deliziosa commedia fu quella che iniziò Croce alla conoscenza ed alla stima, che poi ha sempre conservata, dell'arte cinematografica ». Abbiamo citato co11una certa abbondanza, anche per dare una idea del garbo spregiudicato, della cordialità rispettosa, della deferenza scherzosa, con cui a Croce fu reso omaggio in quella occasione dai suoi amici. Garbo, cordialità, deferenza, scevri di ogni servilismo, di ogni intento adulatorio, ed espressioni viceversa di una stima, di un affetto, di una ammirazione profondi. Compilatori del numero unico travestito da quotidiano erano stati Floriano Del Secolo, Gino Doria, Achille Geremicca e qualche altro giornalista e scrittore egualmente legato a Croce da affinità ct1lturali e morali. Si trattava comunque di redattori del « Risorgimento », il che vuol dire che non poca della luce che emanava dalla personalità del filosofo si rifletteva su questo giornale. Era l'epoca dell'epurazione e forse a taluno potè sembrare che il « Risorgimento » assumesse atteggiamenti troppo drastici e troppo impietosi. Ma il fascismo apparteneva ad una storia assai recente, ancora vivi erano i risentimenti che aveva lasciato dietro di sè. Ed il fatto che il « Risorgimento » volentieri di questi risentimenti si facesse portavoce non può impedire oggi la supposizione che Napoli abbia avuto una stampa veramente liberale sopratutto allora, quando le sorti del maggior giornale cittadino erano rette da uomini che dell'insegnamento morale di Croce avevano fatto regola di vita; e che inoltre avevano aggiornato il loro liberalismo, essendosi resi conto che non c'è 45 Biblioteca Gino Bianco

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