Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

vrebbe preludere a una nuova normativa, che eventualmente dia la pos_. sibilità a privati, con certe garanzie, di utilizzare i canali televisivi disponibili); la seconda si riferisce chiaramente all'urgenza di apportare un mutamento sostanziale all'organizzazione dell'ente radiotelevisivo monopolista, assicurando, in altre parole, anche dal punto di vista giuridico, l'indipendenza della R.A.I. dal potere esecutivo. È difficile, a questo punto, non essere d'accordo con quanto hanno deciso i giudici della Corte Costituzionale gia:cchè è palese il loro intento di applicare, nel suo più profondo significato, la carta del '47, andando magari oltre la lettera delle varie norme, se la cosa è necessaria: per giungere a conclusioni che tengano conto della realtà. Ma proprio per il coraggio di cui il collegio ha dato prova, non si possono nascondere le preoccupazioni che nascono in questo momento. E il primo interrogativo riguarda appunto l'efficacia e il valore di quest'ultima parte della sentenza:. E un principio affermato in dottrina e giurisprudenza che la competenza della Corte in simili casi (quando, èioè, sia stata respinta l'istanza di illegittimità di una· norma costituzionale) sia limitata al caso specifico; e che comunque i giudizi, e tutto quanto contenuto nelle decisioni di questo tipo, non abbiano per il potere legislativo nessun valore, salvo quello di una indicazione, sia pure autorevole. Si tratta, insomma, tutt'al più, di un suggerimento che le Camere, a cui spetterà detta-re una nuova regolamentazione delle trasmissioni radiotelevisive .. sono libere di non seguire affatto. Stando così le cose, tutto dipende dalla discussione che si avrà in questo periodo sulla proposta La Malfa e sulle altre presentate dal1' estrema sinistra per una riforma della'. RAI-TV. Senza dubbio la decisione della Corte costituirà un precedente di grande importanza, che potrebbe avere il suo peso nell'atteggiamento dei partiti; ma già molte volte è accaduto che i cc consigli» e le statuizioni del supremo organo giurisdizionale abbiano trovato, per i motivi che è facile immaginare, assai fredda accoglienza in Parlamento e soprattutto presso il partito di maggioranza. C'è da sperare che in questo caso le cose va·dano diversamente; perchè se ciò non avvenisse, a parte ogni altra considerazione, la decisione che ha ritenuto legittimo il monopolio della RAI non avrebbe avuto nessun.a ragione di essere; e potrebbe creare nel paese una sfiducia preoccupante in fondamentali istituzioni dello Stato democratico. NICOLA TRANFAGLIA Un insolito omaggio a Benedetto Croce Giorni or sono, frugando tra vecchie carte, mi capitò tra le inani la copia di un giornale che era in realtà un finto giornale. Si trattava infatti di un numero unico del cc Riso~gimento », non destinato ad es43 Biblioteça Gino Bianco

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