Nord e Sud - anno VII - n. 8 - settembre 1960

glese, è principalmente al diffondersi fra gli industriali di una mentalità nuova che sembra doversi attribuire, ad esempio, se la British Motor Corporation e gli altri cinque ' grandi' dell'industria automobilistica inglese hanno in corso imponentissimi investimenti in alcune zone disagiate del paese finora trascurate dai loro programmi. aziendali. L'accepno all'industria automobilistica inglese spinge a pensare, per contrasto, al comportamento di una delle maggiori imprese it~liane. Varie circostanze 16 starebbero a indicare (anche senza sottovalutare le particolari difficoltà ~ella situazione meridionale) l:r convenienza della FIAT - mentre è in corso un'operazione finanziaria che le permetterà di raddoppiare la produzione in pochj anni - a impegnarsi nel M~zzogiorno con un largo programma di investimenti. Ora, come attribuire la riluttanza della FIAT a investire nel Sud ad una ' necessità econom!ca ', e non invece, alm-eno in larga misura, ad un 'pigro' attaccamento per lo statu quo? Gli esempi della FIAT e dell'industria automobilistica inglese costituiscono un indice del diverso atteggiamento di una cospicua parte della classe industriale de{ due paesi in rapporto allo sviluppo regionale. 16 Ad esempio; gli aiuti previsti dalla legislazione speciale; le dimensioni attuali e potenziali del mercato automobilistico meridionale e di altre aree mediterranee; la relativa facilità che una grande impresa ha di attenuare una delle maggiori ' strozzature' meridionali (la deficiente preparazione della manodopera); la diminuzione dei costi di trasporto consentita dalla produzione jn loco; ecc .. 26 Biblioteca Gino Bianco

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