Nord e Sud - anno VII - n. 6 - luglio 1960

zioni morali sensibili ai problemi sempre rinnovantisi di una convivenza civile in rapida e continua evoluzione. La scuola, pur essendo organizzata secondo uno stampo t1nitario a Nord come a Sud, e pur essendo per sua natura conservatrice e - specie nel nostro Paese - lenta ad adeguarsi alla realtà nuova, non può 110nrisentire, negli uomini che la compongono (insegnanti e allievi), di questo clima. Invece il classicista del Sud, circondato da un mondo agrario che solo da poco e non dovunque si è messo in movimento, specialmente se è confinato nelle cittadine di provincia, perde progressivamente il co11tatto (se mai l'ha avuto) con lo spirito dinamico dell'Europa i11dustrializzata, borghese e proletaria, con i fermenti culturali dell'età dell'automazione, con la realtà vivente di una democrazia che, nei st1oi settori più progrediti, si sforza di essere, ed è, palestra e scuola dei suoi stessi membri. Egli vive nell'età nostra, ma è da essa assente; si crede uomo di cultura, ed educatore, ma è solo jl tecnico di lingue morte; si dice europeo, 1na non Io è. Quando poj 11n tale t1omo è anche insegnante ed esaminatore di storia, questa 1nateria rimane sempre alla superficie del suo spirito: cc di storia e di geografia - 111iripetevano i miei interlocutori, conversando e discutendo 11elle calde sere dell'estate 1nediterranea - non si boccia (vole,,ano dire che non si deve dare voto di inst1fficienza); non sono materie importanti ». Ed era vano cercar di chiarire che la storia è materia di cultura civile e umana; che non si tratta tanto di esigere la recitazione mnemo11ica di fatti d'arme e la successione delle dinastie e l'elenco dei ministri, qua11to di abituare (nel corso dell'insegnamento) alla riflessione critica, al git1dizio ponderato, e di constatare (nell'esame) se si so110appresi_ e assimilati idee e concetti, quelle idee e quei concetti di materia storica che formano per molta parte la me11talità e condizio11ano l'atteggian1ento pt1bblico dell'11omo còlto e del cittadino consapevole. Nel caso pa1ticolare, la storia richiesta agli esami di maturità classica e scientifica e di abilitazione magistrale riguarda principalmente il processo di for1nazione del nostro Stato nazionale in connessione con lo svolgimento dei regimi europei dall'assolutismo alla democrazia, dalla prevalenza dei ceti feudali all'affermarsi delle forze borghesi e proletarie, e, successivamente, l'origine e l'impostazione dei problemi fondamentali della nostra vita unitaria; e i candidati che, aspirando al diploma di maestro, vogliono diventare edl1catori del popolo sovrano, dovrebbero aln1eno conoscere bene la storia italiana dal 1815 in poi. Ma far discorsi 88 BibliotecaGino Bianco

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