razione almeno remota, la invitammo a scegliere lei stessa un brano di poesia· tra quelli da lei indicati nel suo programma. Scelse, lesse, ma non tradusse. V'era all'inizio un cc ne cui videatur »; la invitammo ad analizzare le tre parole, sperando di metterla sulla buona strada. Non seppe dir che cosa fosse il « cui }>, infine lo stradusse cc costui ». Di fronte ad un a'ltro brano, di prosa, dimostrò di non conoscere le oggettive. Passati alla storia letteraria, le chiedemmo se aveva sentito parlare di una convenzionale suddivisione in età arcaica, aurea, argentea; domanda banale, il classico salvagente; disse di no. Poichè sugli autori repubblicani ed augustei non si decideva a dir nulla', nonostante la spigliatezza di cui dava saggio, effettuammo un'ulteriore ritirata: « Lei ha meritato 26/30 in latino, in un esame universitario, un mese fa. Può dirci qual' era il programma su cui fu interrogata? ». Ci spiegò che, trattandosi del primo esame annuale di un corso biennale, il programma riguardava soltanto la storia letteraria da Lucano in poi. cc Benissimo, vuol parlarci di Lucano? in che secolo visse? ». Pensò un poco, e poi: « Lucano è della decadenza... III secolo ». Ci diverti1nmo allora a domandarle quando « press'a poco » erano vissuti Seneca, Tacito, Apuleio, Sant' Agostino; ne vennero risposte buffonissime, un caos; nè se la cavò meglio quando fu cordialmente invitata a dire cc ciò che ricordava » su di essi. Ricordammo invece noi, e con spirito di caldo assenso ciò che aveva scritto il Breccia, nel suo aureo libretto su Gli insegnanti bocciati, a proposito dell'università che cc non funziona ». Per quanto riguarda la storia civile, i programmi con cui i candidati si prese11tavano all'esame già promettevano poco di buono. L'esistenza dell'Europa era pressochè ignorata; erano elencati quasi solo i fatti della storia nazionale 1815-1914, ridotta ai soliti medaglioni: moti del 1820-21, moti del 1831, fratelli Bandiera ecc. Non un accenno ad argomenti 11npo' meno agiografici, quali i partiti politici, la politica economica, la politica i11terna... L' arreb·atezza d'impostazione del programma (confermata dall'esame; si appurò anzi che i programmi pur così macilenti promettevano più che i candidati non mantenessero) rispondeva ad arretratezza pedagogica e didattica: pedagogica, in quanto era totalmente ignorata la funzione dell'insegnamento storico in seno alle altre discipline, come metodologia, come integrazione culturale, come strumento di formazione dell'uomo e del cittadino di una democrazia; didattica, i11 quanto quella poca materia svolta - sufficientissima, tuttavia, ove affrontata e svolta con criteri moderni, a far maturare i 85 BibliotecaGino Bianco
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