potentemente a perpetuare e rafforzare il prepotere di coloro che troneggiano sull'intrigo e sulla corruzione. Più cl1e essere i tiran11i a creare gli schiavi, in molti casi sono gli schiavi volontari cl1e si creano essi stessi i loro tiranni. In effetti ben pochi furono i candidati assegnati alla mia commissione i cui parenti non si siano premurati di « raccomandarli » o di farli raccomandare. E non si trattava già di quella raccomandazione pro farnia che consiste in una generjca segnalazione, destinata, già nel pensiero di chi si piega a farla, a non aver sèguito alcuno; tipo di raccomandazione che esiste, sia pure in limiti molto ristretti, nelle scuole del Nord e forse di tutto il mondo. Si trattava invece di un vero e proprio assedio, condotto con tutte le risorse dell'eloquenza e dell'arte psicologica, senza risparmio di passi e di fiato. La mancanza di conoscenze non fu ostacolo sufficiente. Certe mattine, quand9 scendevo nell'atrio dell'albergo, ~ni trovavo assediato da persone appena viste nei giorni precedenti, o addirittura sconosciute, cl1e mi supplicava110 in favore di u11loro congiq.nto candidato. Manco a dirlo, ogni caso era un cc caso pietoso »; per risolverlo non c"era che il mio cc buon cuore». Non ci soffermeremo sulla mancanza di dignità largamente palesata: miserie familiari, vere o presunte, sciorinate con abbondanza di particolari; piagnistei e implorazioni oltre il limite di ogni decenza. Ciò lo si può ancora compatire pensando all'enorme valore che i1111nazona economicamente arretrata, ha il titolo di studio per lo studente e per la sua famiglia, specie q11ando il titolo apre la via agli impiegl1i pubblici. Più urtante è la figura del professionista di racco1nandazioni. Certi individui, dopo essersi fatti presentare, o essersi audacemente presentati da soli, qualifìca11dosi co1ne cc colleghi » (in realtà erano grossisti .di lezioni private), fì11gevano per un giorno o due uno spirito di disinteressata ospitalità, proff erendosi come ciceroni per farmi visitare la città e i dintorni. Ma ben presto cominciavano il loro vero cc lavoro » : mi aspettavano al varco all'entrata e all'uscita dall'aula degli ~ esami per rammentarmi il nome dei loro protetti e strapparmi promesse e confidenze, mi abbordavano per strada e nei locali pubblici, mi presentavano a tradimento i parenti dei candidati, si sforzavano in ogni momento di apparire miei amici confidenziali agli occhi della gente, dandomi del tu e prende11domi mio malgrado a' braccetto. Quale fosse lo scopo vero del loro agitarsi è superfluo dirlo: certe pubbliche affettuosità 11ei miei confronti si trasformarono probabilmente in denaro sonante nei confronti degli ansiosi parenti, magari sotto la forma di 80 BibliotecaGino Bianco
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