sogliamo citare e ammirare per l'alto grado di 1noralità civile, ci siano individui bacati, e zone d'ombra. La differenza sta però in questo: cl1e nei paesi << sa11i » gli elementi marci sono come compressi da] tessuto sociale buono, sono costretti ad operare il più possibile nel buio e, se scoperti e individuati diventano, moralmente almeno, isolati in mezzo ad una società che li riprova; laddove, in certe zone di una Italia erede delle peggiori tradizioni civili e amministrative, si ha l'impressione che si verifichi il fenomeno opposto. Pare che gli elementi amorali costituiscano essi il tessuto sociale, domjnino essi la scena; pare vi sia posto soltanto per le loro iniziative, meschine e sordide, per il loro individualismo, disgregatore e distruttore, e che la loro mentalità sia la mentalità « ufficiale », regolatrice dei rapporti umani. Gli altri, coloro che sentono il dovere di rispettare le norme elementari dell'etica civile (e che potremmo chiamare gli « onesti », se la parola non appa- , risse antiql:lata e leggermente umoristica in un ambiente simile) sono irrimedia·bilmente mi11oranza, compressi cla un apparato invisibile che è manovrato dai « furbi », e costretti ad essere onesti di un'onestà puramente passiva. La loro passività li fa vittime, talvolta complici, e soprattutto consente agli altri di apparire e in fondo, di essere i protagonisti della vita del pa·ese. Le note che segt1ono vorrebbero essere principalmente annotazioni di costume. Il quale ci dice non come una società è nelle strutture, nei rapporti di forze, nella consistenza nl1merica dei vari gruppi umani, ma come essa appare, attraverso le manifestazioni esteriori, in specie nel comportamento quotidiano dei suoi membri. Di qui i limiti e la: particolare coloritura che il lettore potrà cogliere nel quadro che gli presentiamo. Protettori e protetti, o delle racco111aridazioni. - Non ero ancora partito da Torino per raggiungere la destinazione, anzi avevo da poche o:r;ericevuta la nomina, che già ero stato raggiunto da una « raccomandazione». I periodici locali sono soliti pubblicare l'elenco dei commissari agli esami di maturità e di abilitazione. Ebbene, avendo letto di un commissario che proveniva da Torino, la famiglia di un candidato che era stato assegnato - si badi bene - ad una commissione diversa dalla inia, fece appello, da più di mille chilometri di distanza, a parenti immigrati nella mia città, incaricandoli di farmi pervenire una raccomandazione, affinchè raccomandassi a mia volta lo sconosciuto candidato agli sconosciuti commissari che avrei incontrato 78 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==